Ambiente, Agricoltura, Dissesto idrogeologico, sono stati i temi affrontanti nell’incontro-dibattito svolto presso il Circolo Acli “Marino Carboni” di Paola. Essendo presenti Giuseppe Aieta, Assessore provinciale all’ambiente, Gianluca Gallo, consigliere regionale e presidente della IV Commissione Ambiente regione Calabria, il Geologo Pino D’Amico, l’incontro è divenuto anche l’occasione per presentare l’idea progettuale di in un Centro Educazione Ambientale che sarà, a breve, attivo presso il Circolo Acli di Paola.
Renato Cupello, dirigente provinciale Acli Terra, organizzatore dell’evento ha introdotto i lavori, ai quali erano presenti (perché invitati) il sindaco di San Lucido Roberto Pizzuti, il comandante provinciale della associazione A.N.P.A.N.A. accompagnato da Cesare Calvano e Giuseppe Maddalena. Mentre il Comune di Paola, seppure invitato anch’esso nella persona dell’Assessore all’ambiente Paolo Siciliano, ha disertato l’appuntamento.
Direttamente dalla nota stampa diramata dagli organizzatori s’è potuto apprendere che: « durante i lavori della manifestazione ancora una volta è emersa la correlazione tra inquinamento ambientale e possibili insorgenze di patologie neoplastiche dovuta anche alla emergenza ambientale che affligge la Calabria. L’Assessore provinciale Aieta ed il consigliere regionale Gallo hanno entrambi sottolineato l’importanza soprattutto della istituzione del Centro Educazione Ambientale per la importanza che riveste il ruolo dell’educare le nuove generazioni a comportamenti virtuosi sottolineando soprattutto l’importanza della raccolta differenziata in contrapposizione alla cultura dell’usa e getta. Aieta, dal canto suo, ha affermato che i cassonetti devono sparire dai centri urbani e deve essere effettuata la raccolta differenziata specialmente in alcune realtà dove di differenziata neanche se ne vuole sentir parlare. Gianluca Gallo ha parlato dei disegni di legge approvati dalla IV commissione Ambiente della regione Calabria della quale riveste la carica di presidente riguardanti “il riordino del servizio di gestione rifiuti urbani in Calabria” ed “il contenimento del consumo del suolo agricolo” precisando che la Calabria ha perso il 23,9% della propria superficie agricola utilizzata. Renato Cupello ha ricordato durante il suo interevento l’istituzione di una Agenzia delle terre pubbliche allo scopo di assegnare le terre incolte o abbandonate a giovani tramite bando pubblico che vogliano avviarsi alla imprenditoria agricola dando così risposte concrete sia in termini di occupazione sia per la prevenzione del dissesto idrogeologico del nostro territorio. L’iniziativa è stata già sottoposta all’amministrazione comunale di Paola.
Altro dato che è emerso durante gli interventi è che potrebbe nuovamente verificarsi un’altra emergenza in Calabria relativa ad un nuovo episodio di non possibile raccolta dei rifiuti. Anche se al momento si scongiura tale ipotesi soprattutto atteso l’approsimarsi del periodo estivo le cui temperature peggiorerebbero la situazione.
Un milione di euro al giorno per riparare i danni delle emergenze. E quanto afferma il geologo Pino D’Amico nel corso del suo intervento sottolineando che il territorio calabrese per il 40% è in frana con circa 9417 frane pari a 603200 ettari, il rischio idraulico è pari al 3% del territorio regionale (40000 ettari) mentre per quando riguarda l’erosione costiera sono interessati 278 km di costa e 125 km sono in ripascimento. E che dire della bonifica dei siti inquinati, sono 18 su 33 quelli ad alto rischio e che risultano da bonificare e mettere in sicurezza permanente. Intanto per far fronte all’emergenza rifiuti si sta costruendo una discarica seconda in europa e meglio chiamata “Isola ecologica Battaglina”. In realtà sarà una discarica dalle dimensioni gigantesche, costruita su due falde acquifere con il rischio di avvelenare un intero territorio. Una montagna di rifiuti solidi urbani sotto i piedi degli abitanti di Borgia, San Floro e Girifalco. Un fazzoletto di terra tra Catanzaro e Lamezia Terme, già deturpato dalle pale eoliche e da mega – impianti fotovoltaici piazzati in mezzo ai boschi»