Si è svolto oggi 1° maggio nei locali della Chiesa di San Salvatore a Torremezzo, l’esibizione della famiglia di origine romana, i Debar, circensi da ben 8 generazioni che girano l’Italia con il loro spettacolo di giocolieri, contorsionisti, lanciatori di coltelli, equilibristi e mangiafuoco.
Sono in 4: Zudi, la mamma, Cirillino il papà, e i piccoli Daris e Sara. Il resto della famiglia Debar, si trova all’estero mentre loro, almeno per il momento rimarranno in Italia fino a quando Daris non terminerà gli studi. Il loro spettacolo principale è quello di Falerna – al momento – anche se in questi giorni ne hanno svolti altri in paesi non lontani, come Belmonte e Fiumefreddo, dove però non hanno avuto un gran numero di partecipanti. «Il culto del circo non è molto sentito in Italia» ci confessa Zudi, contorsionista come sua figlia Sara, quest’ultima davvero molto applaudita durante i suoi stupefacenti numeri, che hanno lasciato a bocca aperta grandi e piccini.
Il pezzo forte era però Cirillino, il tutto fare: oltre ad essere il comico della famiglia, ha lasciato tutti senza fiato con i suoi numeri da contorsionista e da mangiafuoco. Purtroppo, a causa di poche presenze delle mamme – molti bambini erano accompagnati da sorelline o fratellini maggiori – non è stato possibile eseguire il numero del lancio dei coltelli, evitato per non impressionare troppo i bambini più piccoli.
Quando chiedo loro quali sono le difficoltà che incontrano, mi rispondono «Quelle burocratiche». Fare richiesta per ottenere permessi e concessioni insomma, è un ostacolo anche per il mondo del circo. «Deve essere faticoso allenarsi tutti i giorni per ore» chiedo erroneamente. «E’ tutta una questione di abitudine» ci rispondono «fare quello che ci piace, non ci pesa affatto!»