PAOLA – Nella cornice del teatro Odeon di Paola si è svolto il saggio 2014 della scuola Progetto Danza di Gianluca Cappadona. Già dalle prime ore del pomeriggio, la “grande Famiglia” di Cappadona ha varcato le soglie del teatro . Nei camerini si respirava una armoniosa aria di trepidazione dai più piccini agli adulti. La serietà e l’impegno di ogni ragazzo di questa scuola si percepiva anche dall’ordine ed dal rispetto che mostravano durante le prove generali dello spettacolo. Tutto lo staff si è prodigato per la riuscita del saggio 2014 che rappresenta e dimostra l’anno di impegno di ognuno degli allievi di questa scuola.
Alle 20:30 si aprono finalmente le porte e così, parenti, genitori, amici ed anche appassionati della materia prendono posto ed attendono l’apertura delle quinte. Giunge il momento tanto atteso. Una dedica speciale alla scuola ed i ragazzi da parte del direttore e maestro Cappadona, che con un video di foto rubate, sentitamente e con molto affetto ringrazia ognuno dei suoi “gioielli”. Tra commozione ed emozione rompono il ghiaccio i presentatori Francesca Ramunno ed Italo Palermo, coppia ormai già affermata sulle scene regionali per la presentazione di eventi. Tra un applauso ed un’acclamazione ha così inizio il saggio 2014 di” Progetto Danza”con la partecipazione degli allievi dell’Harmony Dance di Amantea ( sempre di G.Cappadona e A. Fiorito) presentando una carrellata di coreografie montate ed ideate dai maestri della scuola per ognuna delle categorie: Pre danza moderna di Salvatore Lombardo, tutti gli altri gradi Moderno di Gianluca Cappadona, IV inf. e IV sup. classico di Antonella Fiorito, Settore Caraibico di Giovanna Nardini e Breakdance di Andrea Curatolo.
L’alternanza delle discipline e delle musiche scelte, ha fatto in modo che tra primo e secondo tempo ci sia stata completa attenzione e partecipazione da parte del pubblico. Tra un passo di danza classica e uno di salsa,arriva il momento delle diplomande 2014 che ritagliano all’interno della serata uno spazio molto commovente per loro e per il loro maestro Cappadona. Con l’ottima esecuzione dei passi d’addio, salutano il pubblico e la scuola con la consapevolezza di avere alle spalle non solo dei maestri ma anche degli amici che le sosterranno nel corso degli anni.
Con l’entrata in scena dei ragazzi di Breakdance il pubblico si rende partecipe con applausi a tempo di musica. La compagnia dei breakers è sorprendentemente variopinta di elementi con il più piccolo di soli quattro anni. Stessa cosa accade per il caraibico e per l’estremamente coinvolgente tango neoclassico . Altra importante cornice della serata è la presentazione del passo a due di Salvatore Lombardo e Paola Stefano che hanno di recente affermato la loro bravura in un concorso di danza classificandosi al primo posto e conquistando un importante premio per il loro futuro.
Tecnica, passione, amore per un’arte non conosce età e limiti e questo lo si evince dalla parata finale del secondo tempo improntata su un omaggio al grande Michael Jackson e le sue canzoni, dove tutti gli allievi hanno effettuato rapidi cambi d’abito, trucco ed acconciature per realizzare un prodotto davvero di qualità. Negli ultimi minuti tutti gli allievi sono saliti sul palco con le bandiere degli stati del mondo ed all’ultima nota di Heal the World di Jackson hanno lanciato il più importante dei messaggi ruotando le bandiere.
Non importa la nazionalità, non importa il colore di pelle o bandiera, importa che dietro tutto ciò ci sia un solo concetto quello di PACE. Messaggio più che mai attuale, lanciato dal coreografo Cappadona che ha incoraggiato la sua piccola comunità, fatta di ragazzi ed adulti, a lavorare insieme in armonia, per costruire momenti che rimarranno da insegnamento durante il loro percorso di vita.
Si passa ai ringraziamenti finali degli sponsor, di tele radio immagine, dei maestri, staff e soprattutto di chi ha reso possibile lo show che sicuramente gremirà ancora una volta il prossimo anno il teatro dell’odeon di Paola per una serata all’insegna della grande arte della danza. Il territorio ha necessità di sponsorizzare eventi di cultura ed arte che incrementano le possibilità di crescita dell’individuo all’interno della comunità e si può affermare che con la sua serietà e professionalità Cappadona è riuscito a centrare l’obiettivo.