buttare spazzatura

Nessuno si lavi, nessuno mangi. Sconsigliato buttare spazzatura

Il problema dello smaltimento dei rifiuti è un problema globale. L’assenza di discariche è un problema nazionale. La mancanza di programmazione, e forse di idee in proposito, è un problema meridionale. Ma di fronte a questi problemi che sicuramente non aiutano le famiglie a vivere serenamente la quotidianità qualcuno ha avuto un guizzo, una sorta di lampadina che si è accesa, ed il gioco, anzi la soluzione, è fatta, esiste. Considerata l’indisponibilità della discarica a cui solitamente ci si “rivolge” per un qualsiasi motivo che sostanzialmente non interessa, ma che sicuramente esiste ed è insuperabile, per qualche giorno si invitano i cittadini a…non produrre troppa spazzatura. O meglio a non depositarla. O meglio ancora a ridurre il conferimento di rifiuti solidi urbani che tradotto significa: non buttate troppa spazzatura. Per cui o si produce di meno, e stiamo parlando di spazzatura, o la si tiene per qualche giorno in casa: magari nell’armadio, o sotto il letto, o sul balcone o in qualche cassetto del comò o della scrivania. Ma se l’esperimento funziona si potrebbe risolvere in questo modo il problema dei rifiuti: non più vere e proprie collinette di rifiuti che coreografano le strade della città, non più cassonetti incendiati ma tante piccole buste di spazzatura ai bordi del letto, nelle stanze dei più piccoli, sui tappeti in modo da non far colare oleosi e maleodoranti liquidi. In questo modo anche gli atti vandalici sarebbero solo un ricordo: chi è quel pazzo che darebbe fuoco a casa sua? Inoltre potrebbe venire in soccorso la mitica e leggendaria solidarietà dei concittadini, e così chi dispone di spazi più ampi potrebbe, per così dire, ospitare la spazzatura dei vicini o dei parenti. In effetti siamo anche alle porte della stagione estiva e sarebbe davvero un peccato offrire ai numerosi turisti che giungono in città un mare pulito ma una città sporca. Allora meglio fare come facevano i nostri nonni: ovvero tenere pulita l’entratina ed il soggiorno e buttare tutto in cucina. Teniamo pulite le strade cittadine e sporchiamo le case. Sottolineare che poi si paghino le tasse per la raccolta dei rifiuti forse potrebbe voler dire essere di parte e faziosi. Del resto anche con amministrazioni di altro colore il problema non è stato mai superato. Insomma ai cittadini di questa città spetta l’amaro destino di vivere nell’immondizia, dentro o fuori casa, sotto e di fronte a qualsiasi bandiera politica. In verità un ‘alternativa ci sarebbe   e qualcuno, prima o poi, lo suggerirà ai cittadini e lo imporrà con una ordinanza: i cittadini potrebbero sporcare di meno e conferire meno rifiuti. Ingoiare le bucce della frutta potrebbe essere il primo passo, cucinare gli scarti di pesce e carne il secondo; si potrebbe usare meno sapone e meno detersivi etc etc. In sintesi per una città pulita occorre ricorrere al senso civico di ognuno: non usare troppi saponi e detersivi, non buttare nulla di umido. In alternativa nessuno si lavi e nessuno mangi.

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