Lascia un marito ed un figlio di 9 anni. Questa è l’unica certezza tangibile che la realtà offre dinnanzi a tragedie come quella che si è consumata stamattina al Santuario San Francesco di Paola.
A.M.N., giunta in Ospedale a Catanzaro, era partita in condizioni che non lasciavano presagire nulla di buono. Solo la buona sorte e un’invocata intercessione divina avrebbero potuto salvarle la vita. Le facce dei soccorritori, al momento del decollo dell’elicottero, avevano espressioni inequivocabili e – anche se nessuno di loro ha espresso chiaramente il reale stato di salute della donna – ogni segno lasciava presagire il peggio.
Attimi di speranza si sono vissuti quando dall’Ospedale era giunta conferma riguardo i parametri vitali della donna, seppur fuori dalla norma comunque presenti, ma il peggioramento subito nelle ultime ore non le ha lasciato scampo.
Tanti gli attestati d’affetto e la dimostrazione di vicinanza espresse dalla Città nelle ultime, frenetiche, ore. Il web ha risposto prontamente alla notizia con una sensibilità sconosciuta per altre questioni e sui social network è scattato un sentimento di preghiera che, però, non ha sortito l’effetto sperato per quella che resterà alla memoria come la “tragedia al Santuario”.