marco focetola

Paola, un “errore umano” avrebbe inguaiato Lsu ed Lpu [CON DICHIARAZIONE DI BASILIO FERRARI]

Articolo apparso su “La Provincia di Cosenza” in data 23.12.2014

«Intervengo per comunicare che, probabilmente, a causa di un inescusabile errore di un dipendente comunale, ci potrebbero essere grossi problemi nella procedura di stabilizzazione di Lsu ed Lpu alla quale il comune di Paola aveva deciso di aderire compiendo ogni sforzo. È evidente che, qualora questo dovesse essere accertato, sarà mia intenzione adottare ogni provvedimento disciplinare conseguente, per il gravissimo danno che avrebbe arrecato in primo luogo ai lavoratori stessi, e in secondo luogo alla città e all’amministrazione tutta. Qualsiasi possa essere una sanzione necessaria e conseguente ad un atteggiamento di superficialità e noncuranza di questo tipo. Quindi ci riserveremo poi di accertare e di verificare quello che sia accaduto e, ovviamente, di intraprendere le azioni conseguenti».

Con queste parole, il sindaco di Paola ha inteso stigmatizzare una situazione obiettivamente grave, riguardante il destino di molti lavoratori. Stanti le indiscrezioni registrate nell’imminenza della conclusione del consiglio comunale di ieri, l’errore del dipendente sarebbe consistito nell’errata digitazione dell’indirizzo di posta elettronica certificata cui la missiva digitale andava inoltrata. Colpa di una “t” finita al posto della “v” alla voce “.gov”. Un errore che, così come ha fatto rilevare il consigliere di minoranza Ollio, l’assessore con delega al personale avrebbe potuto controllare con maggior puntiglio. L’assessore in questione però, a quanto pare, è lo stesso sindaco Ferrari il quale, esortato dal consigliere Domenico De Rosa (che ha rincarato la dose dichiarando che gli Lsu ed Lpu del comune di Paola sono soggetti che si sacrificano «Molto di più di chi, pur essendo a tempo indeterminato, questo sacrificio non l’avverte»), dovrebbe ora «ricercare lo strumento – sempre per bocca di De Rosa – che meglio riterrà più opportuno per investire tutto il consiglio comunale sulla vicenda» .

Insomma, una questione che lo stesso sindaco, il 20 novembre scorso, aveva descritto come un’opportunità di cui «è obbligo nostro tentare di usufruirne in ogni modo», «Nonostante la situazione “particolare” del comune di Paola, che è unica in Italia dal punto di vista tecnico-contabile» auspicando di poter «accedere ugualmente al beneficio». Una citazione “doverosa”, almeno per chiarire che – nonostante l’errore del dipendente – il comune non aveva alcuna certezza di poter attingere al fondo condiviso di 50 milioni di euro per reperire le risorse necessarie a stabilizzare i prossimi anni per Lsu ed Lpu.

Questo il VIDEO (preceduto dall’articolo uscito sull’edizione cartacea de La Provincia di Cosenza in data 21.11.2014):

Un paio di giorni fa, attraverso una nota stampa ed un post sul suo blog personale, il sindaco di Paola ha informato i cittadini riguardo una notizia titolata come segue: “LSU ed LPU stabilizzati al Comune”.
Considerando la portata dell’informazione, e l’attenzione riservata – in questo periodo elettorale – all’argomento “lavoro”, è parso necessario chiedere direttamente a lui il senso della notizia. Perché, interpretando le recenti prescrizioni ministeriali, relative al diniego di assunzione e stabilizzazione in funzione della dichiarazione di dissesto deliberata dal consiglio comunale, è probabilmente lecito chiedere lumi riguardo ad una cosa annunciata con tanta sicurezza.
La domanda precisa è stata: «In base alle prescrizioni ministeriali, in questo stato di cose, si può davvero pensare di poter attingere al fondo di 50 milioni e – quindi – riuscire a pianificare i prossimi tre anni?».
La risposta de sindaco è stata, letteralmente, quella che segue: «intanto, comunque, essendo questa, credo, probabilmente, una delle vicende più serie di cui ci siamo occupati in questi primi due anni e mezzo circa, per cui c’è grande attenzione. Dal momento che c’è questa opportunità, è obbligo nostro tentare di usufruirne in ogni modo perché si tratta di dare dignità a delle persone che fino ad oggi sono state dei fantasmi. Penso che le possibilità concrete ci siano, a scanso di equivoci e facili illazioni, si interviene adesso perché il 2 dicembre scade il termine e quindi bisogna adoperarsi per mettere a punto l’iter amministrativo per arrivare a questo risultato. Noi stiamo facendo ogni sforzo affinché nonostante la situazione “particolare” del Comune di Paola, che è unica in Italia dal punto di vista tecnico-contabile, si possa accedere ugualmente al beneficio. Abbiamo ampie rassicurazioni, credo che non dovrebbero esserci problemi in questo senso».
Indipendentemente dall’interpretazione che può essere data alla formula scelta per il comunicato stampa (o post del blog), accordato sull’idea che i dipendenti siano dati per “stabilizzati”, da quanto detto dal sindaco emerge una chiara volontà a “tentare” di accedere al fondo nonostante una condizione di partenza non del tutto a favore. Un intenzione che – nonostante l’imminenza dell’appuntamento elettorale di domenica – rende nobile il tentativo.
Per quanto invece ha riguardato l’incontro vero e proprio con la candidata alla presidenza regionale, Wanda Ferro, il sindaco di Paola – durante il suo intervento – ha tuonato contro il candidato avversario Oliverio, definendone l’agire – almeno sulla questione “rifiuti” e discarica di Celico in particolare – come “ostruzionistico”.

 

 

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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