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Contro ogni pregiudizio di chi discrimina quotidianamente la nostra terra, rilegandola tra le mete conosciute solo sotto il punto di vista balneare e niente più, qualche giorno fa è apparso su Ansa Cultura un articolo che mira alla valorizzazione della Calabria, elencando alcuni luoghi che non tutti conoscono, ricchi di storia antica, di mosaici che hanno resistito al tempo, e di borghi classificati tra i più belli d’Italia.
Grazie alla volontà di far riemergere la Calabria di Sergio Zanardi, fotoreporter freelance di viaggi, bolognese di origine ma residente nel territorio calabrese da oltre 10 anni, è nato quattro anni fa il network “Terrebruzie” (www.calabriando.it), che propone solo viaggi culturali e di gruppo. Dai castelli a luoghi storici, alle escursioni per le città più antiche, i progetti di visita ideati da Zanardi danno al turista, ma non solo, l’opportunità di scoprire le bellezze a volte nascoste a due passi da noi, senza fermarsi al solo mare, ma andando ben oltre.
Non tutti sanno ad esempio che a Scilla tra i 50 e i 110 metri di profondità sui fondali rocciosi si trova la più grande foresta di corallo nero del mondo. O che nell’antica Kaulonia, a Monasterace Marina, c’è il più grande mosaico della Magna Grecia mai scoperto. O che a Santa Severina si trova uno dei castelli più importanti dell’intero Meridione, perfettamente restaurato. O ancora, il museo di Locri Epizefiri nell’area archeologica di Marasà, o l’antica Sibari. Senza dimenticare Cosenza “città d’arte” con il suo Palazzo Arnone, importante galleria nazionale d’arte.
Tra le mete descritte come le più belle ritroviamo anche Fiumefreddo Bruzio, il borgo risalente al Medioevo, intorno all’anno 1000, il cui centro storico fu abbellito dal pittore Salvatore Fiume, che tra il 1975 e il 1976 si fermò in paese omaggiandolo con alcune sue opere. I suoi affreschi sono ancora visibili, nonostante il tempo passato, presso il Castello della Valle e la cupola della cappella di San Rocco, mentre nelle piazze principali troviamo due sue statue in bronzo: La Fontana Monumentale, e La Fortuna. Opere che hanno arricchito ancor di più il già consistente patrimonio presente. Un borgo dove gli ospiti, terminata la visita guidata tra gli antichi palazzi e le “terrazze” dalle quali ammirare il paesaggio mozzafiato racchiuso tra mare e montagne, vengono poi condotti a far visita alla casa di un agricoltore.
Sicuramente un ottimo traguardo per Fiumefreddo, che negli ultimi anni sta rilanciando anche un tipo di turismo “diverso”, pieno di iniziative ad eventi culturali per un visitatore attento e desideroso di scoprire antiche origini, storia, scorci e particolarità che raramente troverà visitando altre parti del mondo.
