centrale idroelettrica

Fiumefreddo – Tutti uniti sul «No» alla centrale idroelettrica

L’attuale amministrazione e la minoranza devono collaborare insieme per opporsi al progetto di realizzare la centrale idroelettrica nei pressi del Fiume di Mare. Questo è ciò che emerso dall’incontro del 23 gennaio nella sala consiliare di Fiumefreddo, fortemente voluto dal gruppo politico “Obiettivo Comune”, al quale ha preso parte anche il sindaco Gaudio.

Ad intervenire per primo il consigliere Aragona, che ha elencato le iniziative intraprese circa la ormai “famosa” cabina dell’Enel del territorio fiumefreddese, e sulla realizzazione del Gassificatore non in linea con le priorità del paese, entrando poi nel merito dell’argomento principale dell’incontro.

«Ritengo che la politica debba interessarsi dei problemi della gente, che a quanto pare in questo caso non è d’accordo con la realizzazione della centrale» interviene il consigliere provinciale Graziano Di Natale. «Spero nasca quindi un dialogo e che gli spunti dei consiglieri vengano presi in considerazione perché puntano al bene della collettività».

Anche il sindaco dice fermamente «No» alla centrale idroelettrica. «Dobbiamo collaborare insieme affinché non venga realizzata». E ci tiene a precisare che la proposta della centrale, che prevede anche una struttura in cemento a 20 metri dalla ferrovia, e quindi a pochi passi dal mare, è stata inoltrata da un privato, ovvero dalla ditta Giuseppe Manfredi di Tortora, e risale al 2003. Ciò perché chiunque sia proponente in questi tipi di impianti può invocare l’esproprio, al pari di una amministrazione che va a realizzare un acquedotto, una strada ecc.

L’Ingegnere della Provincia Rosario Intrieri si è invece soffermato a spiegare i vari passaggi dell’iter che devono passare per il parere della sovrintendenza, dalla concessione agli screening per la fattibilità, dalle opposizioni all’eventuale inizio dei lavori. «Qual’ora l’uso dell’acqua da prelevare sia destinato ad uso umano, o ad irrigazione, questo avrebbe la priorità su un uso industrializzato, motivo che determinerebbe la non fattibilità della centrale».

Il 5 febbraio alcuni funzionari effettueranno presso il Comune di Fiumefreddo un sopralluogo al fine di raccogliere dati, decisivi per la realizzazione o meno della centrale. Stenderanno quindi un verbale al quale verranno allegate eventuali opposizioni, pertinenti e non generiche, da parte di amministrazione e cittadini, di cui la provincia terrà conto. Saranno quindi fondamentali l’amministrazione e la popolazione, che possono intervenire dichiarando che la centrale non può essere realizzata, primo motivo tra tutti perché deturperebbe un paesaggio naturalistico che andrebbe invece valorizzato.

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