Loredana Nigri ospite della Commissione Cultura

la scrittrice loredana nigri in commissione culturaCOSENZALoredana Nigri, scrittrice e intellettuale “fuori dal coro”, conosciuta per le sue battaglie civili e professionali a difesa di chi non ha voce, ha promosso negli anni diverse iniziative nei settori del sociale e della cultura che hanno stimolato e vivacizzato il dibattito dentro e fuori la nostra regione. Il suo attivismo non è passato inosservato e la Commissione cultura del Comune di Cosenza ha voluto che a Loredana Nigri fosse dedicato uno degli incontri con l’autore che l’organismo consiliare riserva abitualmente agli scrittori che si sono distinti sul territorio. In questa occasione la Commissione Cultura le ha assegnato un riconoscimento per i meriti professionali e letterari. Ad introdurre l’incontro Presidente Claudio Nigro che ha sottolineato la commistione tra la produzione di un pensiero originale, abbarbicato però ad un amore antico e disperante per la terra di Calabria, e l’impegno professionale, improntato ad un civismo serio e intransigente.  Tutto in salita il percorso di Loredana Nigri, cresciuta in una famiglia numerosa di Via degli Stadi, come ricorda spesso. Una scuola di vita quella del quartiere, che l’ha temprata e spinta verso una dedizione totale per i marginali e i sofferenti, in una parola per gli ultimi. A Maria Lucente invece è toccato poi il compito di approfondire l’opera della Nigri, attraverso l’introduzione alla sua produzione letteraria. La Lucente si è soffermata soprattutto sul romanzo storico “Gelusa”, pubblicato nel 2012 e che ha rappresentato la Calabria al Salone del libro di Torino nel 2013. Come ha sottolineato Maria Lucente, in Gelusa, val la pena considerare il legame di terra,sangue e speranze che stritola le storie minime dei suoi personaggi, nell’incastro dei meccanismi  reali, asettici e inesorabili, della Grande Storia. Meccanismi a cui tentano malamente di sfuggire, attraverso le azioni che costituiscono la fitta trama di accadimenti del romanzo. Accadimenti segnatamente calabri, perché intimamente connessi alla natura ambigua e disperante della Calabria”.  “Leggere Gelusa – ha concluso la Lucente – è come visitare, in un arco temporale di cento anni una serie di stanze dello stesso palazzo, coabitato, anche se all’insaputa gli uni dagli altri, dai diciassette personaggi principali”.  Alla fine a prendere la parola è stata la stessa Loredana Nigri che ha iniziato a “raccontarsi” rimarcando le difficoltà ad emergere che incontra  chi non  ha legami illustri e volti a promuovere l’inclusione nella società. A questo proposito ha citato più volte, scherzandoci su, “quel muro di gomma che si trova all’altezza di piazza Europa e contro il quale mi sono imbattuta quando, giovanissima, cominciava a starmi stretto il quartiere di via degli Stadi”. Loredana Nigri di strada ne ha fatta tanta e ancora ne farà. Ad maiora semper

 

M.M.

 

About Mafalda Meduri

Libera pensatrice, blogger ed indipendente essere umano

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