Essendo una procedura che coinvolge l’istituzione sovracomunale, la questione sorta attorno alla realizzazione di una centrale idroelettrica lungo il fiume che scorre di fianco al Santuario di San Francesco di Paola, è divenuta argomento pertinente per il consigliere provinciale (nonché capogruppo Pd nell’aula “Lo Giudice”) Graziano Di Natale.
Intervenuto nel merito, dopo aver incontrato il dirigente settoriale all’ambiente della Provincia di Cosenza, dott. Toscano e l’ing. Intrieri, responsabile del servizio, l’avvocato paolano ha dichiarato: «Credo che tale opera sia dannosa per l’impatto ambientale che rappresenta. C’è da dire che il comune di Paola avrebbe dovuto fare delle osservazioni o opposizione durante il processo amministrativo, ma questo non è avvenuto. Per tale motivo mi sono preoccupato di verificare se si può recuperare il tempo perduto e di sopperire alle dimenticanze dell’ente comunale. Nei prossimi giorni – ha concluso con l’anticipazione – terrò una conferenza stampa per definire la questione».
La procedura progettuale posta in essere dall’attuale giunta provinciale era stata in qualche modo avversata da “frenatori” del calibro di Oliverio e Perrotta che, in qualità di Presidente della Provincia e Sindaco di Paola, avevano cercato di porre un freno burocratico all’avanzamento del progetto. Opera che i due esponenti di centrodestra, Occhiuto e Ferrari, così com’è certificato dall’ordinanza 78600 del 25/11/2014 della Provincia di Cosenza, hanno omesso di continuare.
Il progetto in sé prevede la costruzione di tre salti con presa e restituzione dell’acqua fino ad un altezza di 5,5 metri sul mare, ciò per ricavare energia elettrica utile a soddisfare il bisogno di attività industriali e artigianali che, i titolari dell’iniziativa, intenderebbero impiantare sui territori interessati. Ma gli oppositori del progetto, tra i quali Di Natale, intendono vederci chiaro e capire se l’elettricità verrà davvero impiegata in una rete per lo sviluppo del territorio.