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Tela del Ragno – Il contenuto della “lettera” di Nella Serpa

In un’aula insolitamente gremita, ha avuto luogo ieri l’ultima udienza del mese relativa al processo “Tela del Ragno”, programmata sull’audizione del Maresciallo Mario Battaglia, per ciò che riguardava la missiva intercettata a Nella Serpa, e sull’esame del neo collaboratore di giustizia Foggetti.

Tuttavia, ripercorrendo il resoconto del carabiniere appartenente al nucleo investigativo di Cosenza, s’è potuto apprendere che nel manoscritto redatto dalla “Bionda”, scoperto all’interno di una confezione di crackers occultata in un pacco ispezionato dalla Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di S.Maria Capua Vetere, erano contenute istruzioni e informazioni da comunicare ai suoi parenti.

Le domande poste dai legali, in seguito all’obiezione accolta dalla corte in merito alle eventuali valutazioni sul manoscritto operate dal maresciallo, hanno riguardato fatti e nomi presenti nel documento, dalla cui lettura è emerso che per Nella Serpa era importante che i congiunti adottassero la precauzione di non parlare a bordo di autovetture e all’interno della “Rinascente” (l’albergo-ristorante sito alla marina di Paola di proprietà della famiglia), per timore di essere intercettati. La “Bionda” avrebbe poi voluto che i familiari fossero stati resi edotti circa la versione da fornire relativamente ad alcuni accadimenti. In particolare per dei lavori effettuati presso un immobile di loro proprietà, relativi alla trasformazione di un garage in cucina, per una casa della quale aveva parlato il collaboratore di giustizia Gennaro Bruni (definito nel manoscritto “Cesso”) che andava smentito categoricamente. Sulla questione Nella Serpa ha richiamato direttamente suo fratello Walter e la moglie Carmela Vigliotti, nonché suo fratello Tonino, precisando che qualora fossero stati interrogati sul punto, avrebbero dovuto dichiarare che tali lavori erano stati effettuati nell’anno 2000 quando suo fratello Pietro era ancora vivo. Inoltre, l’imprenditrice attualmente detenuta in regime di carcere duro a Parma, s’era premunita di far spargere la voce, in particolare da suo marito Pietro, relativamente ad una sua incompatibilità con il regime carcerario determinata dall’insorgenza di gravi problemi di salute.

Per quanto ha riguardato l’audizione di Foggetti, stante l’accordo tra le parti è stato acquisito il verbale dell’interrogatorio nel quale, il collaboratore di giustizia, ha dichiarato di aver appreso circostanze relative all’omicidio di Luciano Martello in occasione della frequentazione con Michele Bruni. Stante il racconto che “Bella Bella” avrebbe formulato a Foggetti, a consumare il delitto furono i fratelli Carlo e Daniele Lamanna, Luca Bruni e Giovanni Abbruzzese come esecutori materiali. Mentre, Umile Miceli ed Adolfo Foggetti erano nella zona in appoggio ai killers con un’autovettura Bmw della concessionaria Bmw “Emme Motori” di Rende con insegna pubblicitaria sulla fiancata.

Il processo riprenderà giorno 2 Febbraio con la requisitoria del Pm, Eugenio Facciolla.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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