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L’avventura amministrativa dell’assessore Massimo Focetola sarebbe ormai alle battute finali. Confidando nella veridicità delle ultime indiscrezioni, parrebbe verosimile una situazione nella quale il giovane esponente dell’Udc paolano si sarebbe visto recapitare un “invito a comparire” presso il Sant’Agostino, per discutere insieme al segretario comunale l’eventuale restituzione delle deleghe di sua competenza. Prive di un riscontro personale dello stesso assessore, queste voci hanno raccontato di un incontro tutt’altro che privo di momenti di tensione, perché la proposta di exit strategy riservatagli, non sarebbe stata accolta da Massimo Focetola, in quanto incardinata attorno ad una presunta richiesta di dimissioni autonome assolutamente non gradite.
Sul fronte del gradimento, compatibilmente all’operato del gestore delle “politiche sociali”, bisogna registrare la dura presa di posizione della dott.ssa Giuliana Bernaudo che, in qualità di direttrice del Distretto Sanitario, ha scritto all’assessore in merito alla questione dei “Pac perduti”.
«Ho letto sul Blog (il sito della Testata on-line “Marsili Notizie“”, ndr) le dichiarazioni, rilasciate dall’Assessore Focetola, su “presunte” responsabilità del Distretto Sanitario “ Tirreno” sull’eventuale sospensione finanziamento dei fondi PAC.
Non è mia abitudine entrare in polemiche che non mi appartengono e che , sicuramente, in questo momento ritengo non solo sterili, ma dannose in considerazione dell’importanza del finanziamento PAC per la presa in carico dei bisogni delle persone fragili.
Mi auguro che non sia tutto perduto, sarebbe un grave danno, e che ci siano i margini per il recupero del finanziamento.
Quello che appare strano se non paradossale è che durante l’incontro di giovedi 5 Febbraio, alla presenza del Sindaci dell’ ambito Paola – Cetraro e dei rappresentanti del Distretto Sanitario, compreso la scrivente, l’Assessore Focetola unitamente ai suoi funzionari, si sia speso con dovizia di particolari a relazionarci come il progetto PAC presentato dal Comune di Paola ( Comune capofila) fosse , a differenza di altri, in via di approvazione, nonostante fossero state necessarie integrazioni, ed addirittura lodato per il suo contenuto.
Nessun appunto è stato sollevato al Distretto Sanitario su eventuale carenza di dati.
Mai sono emerse inadempienze da parte del Distretto Sanitario che, in qualità di patner, avrebbe dovuto solo fornire dati peraltro dettagliatamente richiesti nell’accordo stesso.
Ritengo pertanto incauta l’affermazione dell’Assessore nei riguardi delle responsabilità del Distretto e mi auguro che si possa finalmente trovare l’integrazione socio sanitaria, ad oggi molto carente e non certo per responsabilità del Distretto che , non poche volte, affronta problemi non di propria competenza pur di dare risposta ai bisogni della popolazione».
