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Paola – Tasse al massimo, Perrotta bacchetta Ferrari [«Perché non considerare il “predissesto”?»]

La vicenda legata alle prescrizioni ministeriali che hanno accompagnato l’accettazione dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, presentata dall’amministrazione comunale paolana e vagliata a Roma dagli esperti che l’hanno resa eseguibile, ha suscitato la reazione della minoranza consiliare. O almeno di quella parte che ha mostrato la disponibilità a confrontarsi con un tema che peserà notevolmente nelle tasche dei paolani.

Roberto Perrotta, ex primo cittadino di Paola e capogruppo di minoranza nelle fila del Psi, ha commentato la questione partendo dalle pervicaci intenzioni che hanno accompagnato – sin dal primo momento – la dichiarazione di dissesto dell’Ente formulata da Basilio Ferrari.

Partendo dalla constatazione delle azioni compiute in altre realtà, sulle quali spiccano le esperienze di Acri, Corigliano e Lamezia Terme dove, le amministrazioni in carica, si sono opposte alle deliberazioni della Corte dei Conti che imponeva la dichiarazione di dissesto a causa delle gestioni precedenti (ottenendo addirittura il parere favorevole degli uffici romani), l’ex sindaco di Paola ha voluto rimarcare quanto di buono è insito nell’azione di governo che, non lasciandosi trascinare dai bassi istinti della “vendetta”, è rivolta al bene della collettività.

«Anche gli stessi revisori dei conti – ha dichiarato Roberto Perrotta – per il secondo dissesto, dicono che il 243 (articolo del TUEL dedicato ai “Controlli per gli enti locali strutturalmente deficitari, enti locali dissestati ed altri enti”, ndr) così come ha decretato il Consiglio di Stato, non si può applicare perché a Paola non sono stati fatti alcuni adempimenti. Quest’operazione doveva essere svolta dall’attuale amministrazione, almeno per come era stato indicato in quella “famosa” comunicazione della Corte dei Conti (risalente al Luglio 2012, ndr) che non è mai stata portata in consiglio comunale. Il mancato adempimento a quelle prescrizioni ha causato l’effetto domino per il quale oggi ci troviamo in questa situazione. Non applicando poi il 174 (articolo del TUEL dedicato alla “Predisposizione ed approvazione del bilancio e dei suoi allegati”, ndr) e non considerando neanche il DL 35/2013 (“sblocca debiti”, ndr), è chiaro che i problemi di Paola si sono aggravati. Il “predissesto” avrebbe consentito un margine d’azione nel quale i tributi si sarebbero “potuti”, e non “dovuti” (come nel caso del dissesto, ndr), portare al massimo e – ha concluso – tra “potere” e “dovere” assumere decisioni tanto drastiche per i cittadini, è insita la differenza della mia idea amministrativa rispetto all’attuale».

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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