Sullo sfondo della costa del mar Tirreno, e a due passi dalla usata ma cadente stazione ferroviaria, a Fuscaldo in provincia di Cosenza, una discarica a cielo aperto indisturbata regna sovrana sulla spiaggia, deturpando un paesaggio di rara bellezza e mettendo in pericolo la salute dell’uomo.
Perché tra le buste di spazzatura lasciate da incivili, e scatole di pesce buttate qui e lì da incuranti o coscienti pescatori, non passa inosservato l’amianto, le cui polveri, anche respirate una singola volta, potrebbero causare gravi danni all’organismo e far contrarre un cancro ai polmoni.
La presenza dell’amianto è stata notata nel fine settimana scorso dal segretario di Rifondazione Comunista del Circolo di Paola, Emanuele Carnevale, che ci ha portato sul luogo dell’avvistamento per un sopralluogo.
Lo stato di abbandono dello spazio antistante la stazione è tangibile: oltre al pericoloso amianto, spazzatura di varia natura, bottiglie di vetro e di plastica, e scarti edilizi, si trovano vicino ai massi presenti e vicino alla scalinata della stazione ferroviaria. Scalinata che risulta, anche se al momento ne ignoriamo il motivo, chiusa con una grata che ne sbarra l’uscita, che dà direttamente quasi sulla spiaggia.

L’amministrazione e il sindaco ne sono informati? In ogni caso, tra il momento dell’avvistamento e l’uscita del presente articolo, la zona in cui è stato abbandonato l’amianto è stata delimitata da un nastro, segno che le autorità sono ne venute a conoscenza. Siamo speranzosi quindi di un loro intervento immediato. Quello di cui siamo certi, purtroppo, è che si tratta di un ennesimo atto di deturpazione del territorio, che non può passare inosservato, e che si va ad aggiungere alla già lunga lista dei maltrattamenti che ogni giorno la nostra terra è costretta suo malgrado a subire.