buona scuola

Paola – Dibattito contro il dirigente “padrone” della buona scuola

Nota diramata dal Comitato “Legge di Iniziativa Popolare” contro il DDL “Buona Scuola” del Governo

Si è tenuto in data 18/04/2015 presso la sede del circolo Arci “Piera Bruno” di Paola un dibattito sul disegno di legge presentato al Parlamento il mese scorso, noto ai più come “la buona scuola” di Renzi. Sul tema sono intervenuti Cosimo Forleo (associazione nazionale per la scuola della Repubblica) e Pino Assalone della Flc Cgil provinciale. Erano presenti non solo numerosi docenti, di ruolo e precari, ma anche una rappresentanza di studenti e genitori. L’intervento di Forleo ha evidenziato i molteplici aspetti incostituzionali presenti nella riforma al vaglio del Parlamento, sottolineando il fatto che in una società che vuol continuare a dirsi democratica la scuola pubblica non possa andare nella direzione diametralmente opposta. Quella che viene fuori dal ddl è, infatti, una scuola a immagine e somiglianza del capo d’istituto in cui gli organi collegiali, attualmente espressione di democrazia e “sovrani” in merito alle scelte didattiche, diventano semplicemente consultivi. Una scuola-azienda quella voluta da Renzi alla mercé di un dirigente- manager, che può scegliersi i docenti, valutarli in base a criteri personali e decidere in totale autonomia l’offerta formativa del proprio istituto. Una scuola sponsorizzata, quasi senza oneri per lo Stato, una scuola a cui i cittadini potranno, in maniera nominativa, devolvere il proprio 5 per mille e guadagnarsi magari un voto in più in pagella per il proprio figlio. Forleo si é soffermato, poi, sui punti salienti della legge di iniziativa popolare (Lip), elaborata da docenti e genitori e sottoscritta da oltre 100000 persone nel 2006, che si configura ad oggi come l’alternativa democratica per una scuola pubblica ispirata ai principi della Costituzione, quali la libertà di insegnamento, la gratuità, il libero accesso alla scuola dell’obbligo (artt. 33 e 34 della Costituzione), la garanzia di realizzazione del mandato assegnatole dall’art. 3 della Costituzione. Forleo ha anche sottolineato a tal proposito che lo studio è lavoro, e anche arduo, e stigmatizzato ogni tentativo di utilizzare il volontariato o l’apprendistato come „inquadramento“ dei giovani nelle logiche adulte del lavoro salariato e non.

Assalone ha ribadito la necessità di un’opera di sensibilizzazione che includa l’opinione pubblica generale e di una mobilitazione, non solo da parte degli “addetti ai lavori”. Il segretario provinciale ha infatti inscritto il progetto di riforma del Governo in una visione ideologica globale che, privando la Scuola del suo mandato di ascensore sociale e presidio di democrazia, punta alla destrutturazione del modello sociale costituzionale, solidale, equo e democratico per rendere il nostro paese compatibile con le logiche del neoliberismo.

A conclusione dell’incontro, il Comitato Lip di Paola e il Circolo Arci Piera Bruno, condividendo le analisi sostenute dai relatori, hanno dichiarato di sostenere lo stato di agitazione di tutto il personale della scuola e hanno promosso un appello all’adesione agli scioperi e delle manifestazioni del 24 aprile e del 5 maggio.

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