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Protocollata presso gli uffici comunali, una richiesta di utilizzo dell’area interna della Piazza del Popolo attende di diventare realtà. Più precisamente aspetta il 29 maggio prossimo, data in cui si svolgerà un incontro che, per molti paolani, era diventato un’abitudine dimenticata. Perché quel giorno, a calcare il palco da cui tradizionalmente i socialisti incontrano la gente, ci sarà l’ex sindaco Roberto Perrotta.
Un appuntamento che, posto in questi termini, potrebbe prefigurarsi come la ripresa di un rapporto interrottosi da tempo, da quando – successivamente alla campagna elettorale per eleggere il governo nazionale – l’ex primo cittadino paolano ha preferito mantenere un basso profilo, spesso contestato in sede di adunata dei consigli comunali. Per questa ragione, la possibilità che tra poco più di due settimane Roberto Perrotta possa rivolgersi, forse con tono comiziale, alla Piazza che più di ogni altra lo ha celebrato durante le sue sortite pubbliche, assume connotati dei quali è stato necessario domandare, al diretto interessato, la natura.
Roberto Perrotta, senza allarmarsi particolarmente per la domanda, ha risposto francamente: «Parlare direttamente con i cittadini – ha detto – è giusto e doveroso. A distanza di tre anni, ritengo fisiologico il confronto con coloro che mi onoreranno del loro ascolto, cittadini insieme ai quali è necessario fare chiarezza con tutto ciò che è accaduto. Noi, a differenza di altri, siamo rispettosi delle urne, quindi abbiamo aspettato il tempo necessario a coloro che amministrano, di poter compiere almeno il giro di boa della loro esperienza. Sono trascorsi quasi trentasei mesi dall’insediamento dell’attuale esecutivo e ritengo sia normale confrontarsi con la realtà dei fatti, anche se ancora non so bene come lo dirò, sicuramente ci sono affermazioni reiterate sulle quali – ha concluso – chiederò chiarezza».
Che ci siano dubbi sull’entità del debito che Paolo Siciliano, solo domenica scorsa, ha cristallizzato in «21 milioni di euro»?
