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Il Piccolo Principe. 2 Atti d’Amore alla Sirenetta di Acquappesa

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La locandina

Il Cinema “La Sirenetta” di Acquappesa, venerdì sera, sarà lo scenario entro cui le grandi domande dell’umanità prenderanno forma nella messa in scena del “Piccolo Principe”.

L’opera, portata sul palco dalla “Compagnia del Mare” che ringrazia i comuni di Guardia Piemontese ed Acquappesa, sarà diretta da Giuseppe Sciacca – a Paola conosciuto nella sua veste istituzionale di funzionario della Polizia di Stato – verrà rappresentata in due atti.

Noto come il componimento più conosciuto di Antoine de Saint-Exupéry, il Piccolo Principe (Le Petit Prince) affronta temi molto cari alla crescita ed allo sviluppo dell’essere umano, inteso come portatore di valori sani in grado di migliorare la propria attualità e proiettare, verso un futuro migliore, ogni ambizione.

Valorizzando le radici personali, quindi la storia ed il passato, il protagonista (interpretato da Carlo Maria Carpani), sarà educato all’ascolto ed alla comprensione, da altrettanti personaggi che faranno la propria comparsa su ipotetici pianeti che – visti nel loro sguardo d’insieme – rappresentano un’allegoria o uno stereotipo della società moderna e contemporanea.

Trama Da Wikipedia:

Un pilota di aerei (interpretato da Mario Spadafora), precipitato nel deserto del Sahara, incontra un bambino che gli chiede “Mi disegni una pecora?”. Stupito per la situazione in cui si trova, il pilota non capisce il perché di questa ed altre richieste strane del bambino. Questo, poco per volta, dice di essere il principe di un lontano asteroide, sul quale abita solo lui, tre vulcani di cui uno inattivo e una piccola rosa, molto vanitosa, che lui cura e ama.

Il piccolo principe racconta che, nel vagare per lo spazio, ha conosciuto diversi personaggi strani, che gli hanno insegnato qualche cosa. La cura per la sua rosa (interpretata da Mariagioia Capua) lo ha fatto soffrire molto, perché spesso questa si è mostrata scorbutica. Ora però che è lontano, il piccolo principe scopre piano piano che le ha voluto bene, e che anche lei gliene voleva. Purtroppo però non si capivano. Il piccolo principe, proveniente dall’asteroide B612, aveva bisogno della pecora per farle divorare gli arbusti di baobab prima che crescessero e soffocassero il suo pianeta.

Visitando ciascun pianeta dall’asteroide 325 al 330 il piccolo principe se ne va con l’idea che i grandi siano ben strani, e con un piccolo insegnamento per sé:

  • Un vecchio re solitario (interpretato da Vincenzo Di Blasi), che si crede onnipotente, cerca di farlo suo ministro, dando ordini solo in modo da essere sempre ascoltato;
  • Un vanitoso (interpretato da Ottaviana Pinto) chiede solo di essere ammirato e applaudito, senza ragione;
  • Un ubriacone(interpretato da Giancarlo Tripicchio) beve per dimenticare la vergogna di bere;
  • Un uomo d’affari (interpretato da Giovanni Sacco) che passa i giorni a contare le stelle, credendo che siano sue;
  • Un lampionaio (interpretato da Concettina Iozzi) deve accendere e spegnere il lampione del suo pianeta ogni minuto, perché il pianeta gira a quella velocità; per quest’uomo il piccolo Principe prova un po’ di ammirazione perché è l’unico che non pensa solo a se stesso;
  • Un geografo (interpretato da Antonio Spadafora) sta seduto alla sua scrivania ma non ha idea di come sia fatto il suo pianeta, perché non dispone di esploratori da mandare ad analizzare il terreno e riportare i dati.
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Il Cast

Quest’ultimo consiglia al piccolo principe di visitare la Terra, sulla quale finalmente il nostro protagonista giunge, con grande stupore per le dimensioni e per la quantità di persone. Il suo primo incontro, nel deserto, avviene con un serpente (interpretato da Eleonora Curcio), simbolo della morte, che però è vista in senso positivo, come l’inizio di un viaggio. Proseguendo con il suo viaggio, egli incontra un piccolo fiore, delle alte cime, ed infine un giardino pieno di rose fiorite. La sua rosa aveva raccontato al piccolo principe di essere l’unica di quella specie in tutto l’universo, e quindi egli rimane molto deluso da questa scoperta. Ma non fa in tempo a pensarci molto, che compare una piccola volpe (interpretata da Maria Antonietta Abastante), che gli chiede di essere addomesticata e di essere sua amica. La volpe parla a lungo con il principe dell’amicizia.

Dopo una giornata di cammino, i due si fermano stanchi su una duna ad ammirare il deserto nella notte. Con in braccio il bambino addormentato, il pilota cammina tutta la notte, e finalmente all’alba scopre il pozzo. “Un po’ d’acqua può far bene anche al cuore” commenta il piccolo principe, e bevono entrambi con gioia. Il pilota torna al lavoro al suo apparecchio, e la sera seguente ritrova il piccolo principe ad attenderlo su un muretto accanto al pozzo, mentre parla con il serpente che aveva incontrato. Il piccolo principe tornava lì, dopo un anno dall’arrivo sulla terra, per tornare al suo pianeta.

Il fanciullo così, forse, ritorna dal suo fiore, con la pecora, la scatola e la museruola. Lascia in regalo al pilota il suo sorriso, il suo messaggio, e un mare di stelle da guardare, offrendogli anche l’immagine confortante che lassù, da qualche parte, il piccolo principe si prenderà cura della sua rosa.

La voce narrante è affidata a Piera Logatto.

La scenografia che domani sera prenderà corpo ad Acquappesa, sarà probabilmente ispirata gli acquerelli con cui lo stesso autore dell’opera, Antoine de Saint-Exupéry, illustrò il suo lavoro.

L’appuntamento è per le 20.30 di venerdì sera, laddove il cinema “La Sirenetta” di Acquappesa si trasformerà in un microcosmo pulsante di domande e risposte che, sicuramente, consentiranno ad ogni spettatore di prepararsi al meglio per il fantastico viaggio che è la vita intera.

Il ricavato della serata sarà devoluto in beneficenza.

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