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[Paola – Tasse, Depurazione e Inquinamento del Mare] Mario Valitutti: «Il copione si ripete»

Conoscitore della storia paolana, protagonista della vita politica cittadina, Mario Valitutti è uno di quei punti di riferimento necessari a comprendere le ragioni che soggiacciono a diverse situazioni in atto. Con la nota che segue, il decano di una parte costruttivamente critica di Paola, offre il suo punto di vista e le sue domande in merito spinosa vicenda che ruota attorno alle tasse, alla depurazione ed all’inquinamento del mare.

Nota a firma di Mario Valitutti

Come ogni anno il copione sulla qualità del mare, sulle responsabilità e sulle iniziative si ripete. Sono sempre le stesse, al di la di chi governa la regione destra o sinistra. Infatti il presidente Oliverio puntualmente in prossimità della stagione balneare, distribuisce risorse a pioggia ai Comuni per migliorare il funzionamento degli impianti di depurazione. Tali finanziamenti vengono dati senza nessun criterio ed in totale assenza di schede tecniche sullo stato di salute degli impianti. Possibile che amministratori di quarantennale esperienza non riescono a capire che le somme spese sugli impianti, sono di tale ammontare che basterebbero per costruire impianti ex novo. Il problema è stato ormai accertato è dovuto alla cattiva gestione degli impianti sia nel periodo invernale che in quello estivo, che aggiunto ad una politica di gestione clientelare del territorio da parte dei Sindaci che alimentano e tollerano la diffusa pratica dell’abusivismo ciò crea un inquinamento visivo con delle chiazze marroni dovute principalmente alle migliaia di metri cubi di fanghi e liquami scaricati a mare. Al neo eletto Presidente ci permettiamo umilmente di proporre la costituzione di una task force che accerti realmente le deficienze tecniche degli impianti se esistono, ed inoltre accerti le responsabilità sulle somme spese e principalmente di effettuare controlli sull’efficienza delle gestioni.

La nota positiva è che il Procuratore presso il Tribunale di Paola, a cui vanno i ringraziamenti dei cittadini e degli operatori turistici, sta prestando una particolare attenzione al problema. Anche se l’ultima dichiarazione pubblicata dai giornali ci induce a fare alcune riflessioni: nell’articolo viene detto che è stata accertato che i liquami riversati a mare sono dovuti al cattivo funzionamento del depuratore di Paola, che per mancanza di risorse finanziarie non ha potuto effettuare le necessarie riparazioni. Ma la cosa strana è che l’incasso previsto per il servizio idrico integrato dalle cartelle inviate ai cittadini ammonterebbero ad oltre 4 milioni di euro, infatti gli utenti si sono visti recapitare cartelle che prevedono il raddoppio della tariffa dell’acqua, l’aumento di cinque volte delle tariffe di depurazione e fognatura, tutto ciò è stato documentato e denunciato da associazioni, comitati, partiti politici associazioni consumatori e professionisti. E siccome le somme incassate sono a specifica destinazione a parer mio le risorse economiche dovevano esserci. Ma i cittadini dopo aver pagato servizi a costi elevati con tariffe improprie si devono accontentare anche di farsi il bagno in acque sporche. Ma non riusciamo a capire a chi dovremmo rivolgerci per reperire le risorse finanziarie per avere una gestione corretta degli impianti di depurazione ed un mare pulito e balneabile.

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