Sono stati li per giorni, hanno dormito sotto le stelle di questa calda estate, hanno affrontato il sole cocente di Luglio dall’alba al tramonto solo per avere un briciolo di considerazione. Eppure erano prima sul piazzale, poi sopra il tetto del Comune di Paola.
Questo il destino degli operai ex Ecopa, lavoratori qualificati operanti nel settore della raccolta differenziata, non considerati nella pianta organica dell’attuale società che gestisce il servizio (a ranghi ridotti).
Questa la metodologia scelta per attirare gli occhi delle istituzioni, poco più mobili di un fermo immagine dinnanzi alla loro situazione.
Questa la cronaca filmata di un pomeriggio “straordinario”, come il consiglio comunale organizzato per il 29 luglio scorso, il giorno stesso della protesta andata in scena.
Questa la sintesi di un evento che – al momento – è stallato in una imposizione di incontro che gli enti sovracomunali hanno comminato al presidente della società subentrata a compiere il servizio. Motivo per il quale, tra la mezzanotte e l’una della giornata in questione, gli operai sono scesi dal tetto. Sorvegliati con discrezione dagli uomini delle forze dell’ordine che, sin dal primo momento, si sono posti nei loro confronti col rapporto “da lavoratore a lavoratore”, “da padre di famiglia a padre di famiglia”, dimostrando un’umanita alienà a parecchie personalità politiche che nei loro interventi ne chiedevano quasi lo sgombero.
Di questo da conto il video che segue, liberamente realizzato sulla musica di un artista che si è esibito a Paola (presso il circolo Arci Piera Bruno) lo scorso 21 Luglio.
Buona Visione