salviamo il nostro mare

[Paola] Salviamo il nostro Mare: richiesta del mare? O c’è altro?

Inaugurate da Nanni Moretti al tempo in cui la cultura chiedeva alla politica di «dire qualcosa», le catene umane (o i girotondi di sorta) sono state un bel modo per stringersi una mano al di fuori di una chiesa. Cristallizzando il canonico segno di pace in una presa più salda, coloro che intendono esprimere il proprio dissenso in una forma politicamente corretta e libera da appartenenze partitiche, tenteranno anche a Paola di dare voce ad una civile protesta da svolgersi sotto lo slogan “Salviamo il nostro mare”.

Iniziativa encomiabile, forse ispirata dal raggiungimento del massimo grado di sopportazione riservata alle «strisce ripugnanti lungo la costa» di cui parla la Procura, e certamente amplificata dalle peripezie protestanti del gestore di un lido che – inveendo da un pubblico binario – ha rapidamente raggiunto decine di migliaia di persone sul web.

Alle 7.00 di stamattina, facendo una conta delle adesioni rilasciate sul social network più usato della città, a fronte di quasi 6.600 inviti sono giunte 829 adesioni. Considerando che l’appuntamento è fissato per il pomeriggio, è ipotizzabile che le presenze effettive aumenteranno.

Lo scopo della manifestazione, a detta degli organizzatori, può essere così sintetizzato: «[…] Noi vogliamo che il mare sia sempre pulito. Non è bello dover salire sui binari per chiedere attenzione, e nemmeno serve se non si dimostra che il mare è un bene comune[…]. Per questo con gestori dei lidi, associazioni, sindacati, semplici cittadini ci siamo dati appuntamento sabato 8 agosto alle 18.30 quando formeremo una catena umana lungo tutta la spiaggia e, tenendoci per mano, ci stringeremo in una simbolica barriera contro gli abusi e l’indifferenza e, soprattutto, manifesteremo il nostro amore per il mare […] che, in questo momento, ci chiede aiuto. Tocca a noi salvarlo!»

Questa richiesta d’aiuto giunta dalla voce del mare, è stata emotivamente interpretata da chi ha sentito l’onere di diventarne paladino salendo sui binari, ma ancor più diretta pare esser giunta al corrispondente locale di un quotidiano che da anni starebbe mettendo Paola (e il Tirreno tutto) sullo sfondo di ogni notizia negativa riguardante l’inquinamento costiero. Sarà un caso ma, tra i partecipanti che hanno già aderito all’evento, figura il vicesindaco (anche assessore alla salute) nominato in quota allo stesso partito per il quale il corrispondente della testata, che ha fatto lo scoop video, s’era candidato al consiglio comunale. E lo stesso gestore del lido è il marito di colei che per mesi avrebbe stazionato (senza alcuna qualifica formale) nell’ufficio del sostituto del sindaco paolano. Tutto ciò mentre un altro membro della giunta Ferrari, per mezzo dell’associazione “Assoturismo Confesercenti”, ha preso formalmente le distanze da «questo tipo di protesta». Segno di contorsioni schizofreniche all’interno dell’esecutivo, che vede il suo esponente apicale indagato nell’ambito dell’inchiesta che la Procura della Repubblica di Paola sta conducendo su questioni legate all’esecuzione del contratto d’appalto per la gestione del servizio idrico integrato. Che la maggioranza stia rimodulando i rapporti di forze al suo interno in vista di settembre?

La minoranza e certe opposizioni parteciperanno e, considerando l’universalità dell’argomento, è normale che tutti trovino spazio. Tuttavia non è detto che la presenza di chi – solo pochi mesi fa e da scranni amministrativi – declamava la nettezza assoluta del mare arrogandosene il merito, invogli la cittadinanza a partecipare.

Guai se l’amore genuino venisse strumentalizzato.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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