vigili del fuoco

Vigili del Fuoco: il precariato li sta “bruciando” [con VIDEO]

L’attività cui sono chiamati questi lavoratori non è quella usuale di chi espleta le proprie mansioni all’interno di un comodo ufficio. Essendo, come tanti altri, il primo anello di una catena verticistica, coloro che operano “sul campo” sono sempre in prima linea contro tutto (e tutti).

Succede nelle fabbriche, dove gli operai (sebbene primo ingranaggio di ogni funzione) sono considerati “l’ultima ruota del carro”, succede nelle piante organiche di certe società e succede anche per i Vigili del Fuoco.

detro-o-fuori
Il manifesto predisposto per l’iniziativa

Da anni in fase di ridimensionamento, uno dei corpi più funzionali alla vita del Paese sta subendo l’ennesima rivalutazione al ribasso. Basando la propria vita recente sull’apporto di personale di agenti assunti in regime di “discontinuità contrattuale”, termine meno offensivo ma altrettanto violento rispetto all’abusato “precariato”, il corpo dei pompieri si starebbe letteralmente “spompando”.

Dissanguati dalle recenti scelte del governo e tutelati approssimativamente in altre sedi, per i Vigili del Fuoco il destino sembrerebbe segnato. Per questa ragione, i prossimi giorni del 15/16 e 17 settembre (date ufficialmente bloccate e autorizzate dalla questura di Roma), sono stati individuati come quelli “giusti” per rappresentare ogni istanza laddove conta. Laddove si decide. A Roma, in Piazza Montecitorio.

Secondo alcuni dei Vigili del Fuoco precari «Il Governo Renzi ha manifestato ormai chiaramente l’intenzione di far scomparire i discontinui dei Vigili del fuoco eliminandoli dal servizio».

Da una lettera indirizzata nei mesi scorsi al Ministro Alfano, si evincono chiaramente le ragioni di quanto sarà messo in atto nel prossimo futuro. A scriverla è stato il Gruppo: “Associazione Nazionale Discontinui”, ed in uno dei suoi passaggi afferma: «Gentile Onorevole […]Il vigile del fuoco discontinuo svolge un’attività retribuita, rappresentando un’eccezione all’impianto normativo italiano sul volontariato: infatti il vigile del fuoco volontario percepisce un corrispettivo in denaro per l’attività prestata con modalità simili e di entità pari a una retribuzione. Nonostante questo, il richiamo in servizio del personale volontario – e soprattutto discontinuo – dei vigili del fuoco non costituisce rapporto di lavoro a tempo determinato, secondo quanto stabilito dal comma 12 dell’articolo 4 della legge 12 novembre 2011, n. 183, che ha introdotto la lettera c-bis) tra le esclusioni nel campo di applicazione della normativa sui contratti a tempo determinato del comma 1 dell’articolo 10 del decreto legislativo 6 settembre 2001, n. 368, recante “Attuazione della direttiva 1999/70/CE relativa all’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato concluso dall’UNICE, dal CEEP e dal CES”. È una norma altamente lesiva dei diritti dei volontari dei vigili del fuoco e che tende a eludere, per via normativa, la corretta applicazione non solo del diritto del lavoro, ma anche dei più elementari diritti di non discriminazione e di pari trattamento tra lavoratori sanciti dal diritto europeo e costituzionale. Non stupisce i proponenti, pertanto, che alcuni tribunali stiano riconoscendo giudizialmente ai vigili del fuoco discontinui il diritto a ottenere il riconoscimento per intero di tutte le voci di indennità previste dal contratto collettivo nazionale del lavoro (CCNL) del comparto dei vigili del fuoco, nonché il trattamento di fine rapporto (TFR). Oltre che un danno erariale per lo Stato, che è condannato a risarcire le vittime della discriminazione nonché a pagare le spese del giudizio, è anche un danno di immagine per il Ministero dell’interno, che deve soccombere in giudizio in una causa che riguarda la tutela dei diritti e della dignità dei lavoratori, obiettivo che dovrebbe essere una priorità per le istituzioni.[…] Chiediamo quindi: 1) che ci venga riconosciuto lo status di precari della Pubblica Amministrazione 2) che venga redatta un’Unica graduatoria Discontinui-Volontari aggiornata 3) che si dia il via ad una procedura di stabilizzazione, con prove ginniche e visite mediche, alle quali potranno partecipare tutti (come sancito dalle leggi europee) e abbiano effettuato non meno di 120gg di servizio negli ultimi 3 anni 4) per ultimo di tutelare tutti quei colleghi che per vari motivi ( età – prove ginniche ) o che non riusciranno a diventare idonei come ( permanenti ), con mansioni amministrative quali “muratori, idraulici, elettricisti, etc. etc. queste figure oltre a garantire un enorme risparmio di soldi, ridurrebbero notevolmente i tempi di attesa per la manutenzione, che al contrario prevede tantissime lungaggini burocratiche derivanti dalle gare di appalto e altro».

Nella speranza che tutto ciò venga accolto, non resta che attendere il seguito della manifestazione ma – se bastasse la semplice indizione della stessa per sollevare la questione – potrebbe essere più utile prevenire il problema prima che si verifichi.

Segue il video della manifestazione regionale svoltasi lo scorso mese di Febbraio

About Redazione

Check Also

maria pia serranò

Paola – «Siete in linea con il comune» ma non col sindaco

«Siete in linea con il Comune di Paola. Se conoscete l’interno, digitatelo ora, oppure digitare: …

Rispondi