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Lavori al cimitero di Paola: annullata la penale alla ditta

Con una procedura inusuale al punto da poterla considerare unica nella storia amministrativa di Paola, la giunta municipale – attraverso una deliberazione scaturita dalla votazione di tutti i membri dell’esecutivo ad esclusione del solo Marco Cupello – ha accolto la proposta del Rup dell’Utc in merito alla disapplicazione della penale inflitta all’Impresa Mi.Ra (appaltatrice di alcuni lavori presso il cimitero cittadino).

La ricostruzione del rapporto tra le parti è puntualmente riportata nel testo del documento affisso sull’albo pretorio e, saltando per intero lo “storico” relativo a cifre, incarichi e disdette maturate nell’arco di dodici anni, si sarebbe sviluppata come segue: «In data 30.05.2013, con nota in pari data a prot. n. 9594, da parte del coprogettista e direttore dei lavori, Ing. Emilio Novello, venivano consegnati numero due copie degli elaborati progettuali, comportante il seguente quadro economico: con determinazione del Dirigente del 2° Settore, n. 350 del 14.10.2013, veniva disposto l’avvio del procedimento per la stipula del contratto inerenti i lavori previsti nel: “1° lotto del 3° stralcio della ristrutturazione, sistemazione e ampliamento dell’esistente cimitero comunale” dell’importo complessivo di Euro 100.000,00 oltre IVA di legge, secondo il progetto esecutivo approvato con determinazione n. 349 del 10.10.2013; in data 12/02/2014 è stato redatto e sottoscritto il contratto di appalto e registrato all’Agenzia delle Entrate in data 13/02/2014 al N° 279, affidando all’Impresa “Mira Costruzioni srl” con sede in S. Lucido, Via Mulino n. 10, i lavori di “Ristrutturazione, sistemazione ed ampliamento dell’esistente cimitero comunale”, per l’importo netto di euro 62.912,83; in data 22/04/2014, da parte del Direttore dei Lavori, a seguito del fermo degli stessi, è stato redatto il 1° Stato di avanzamento, contabilizzando le opere eseguite fino alla data del 18/04/2014, ed il relativo certificato di pagamento per l’importo complessivo di Euro 32.501,76; in data 13/04/2015, da parte della Direzione dei Lavori, è stato trasmesso lo stato finale dei lavori per l’importo complessivo di € 62.912,83, comprensivi degli oneri di sicurezza, oltre iva al 10% come per legge; in data 23/04/2015, da parte dell’Impresa esecutrice dei lavori, sono state apposte sul registro di contabilità n. 13 riserve per l’importo complessivo di € 6.298,25, comprensive dell’applicazione del ribasso ed escluso iva».

Secondo l’ingegnere incaricato di sovrintendere ai lavori, le suddette riserve erano state presentate “tardivamente” e, ciononostante, ne avrebbe rigettate cinque su tredici, accogliendo – secondo l’interessante sviluppo logico della frase utilizzata nell’atto deliberativo – sia “interamente” che “in parte” soltanto due (6 e 12). L’esecutivo Ferrari, considerando inefficace l’argomentazione del proprio direttore dei lavori, ne ha deliberato l’insostenibilità «in un eventuale contenzioso». Pertanto il comune – andando contro il parere di uno dei suoi delegati tecnici, subordinato a quello del Rup, ha rinunciato ad applicare la penale, disponendosi a versare (nelle casse di un privato) 6.298,25 euro che si sarebbero potuti discutere in tribunale.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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