gianfranco filippelli

Ospedale di Paola – Attacco frontale a Gianfranco Filippelli

Con una nota velenosa, l’area riformista “nel” Pd è intervenuta nel merito della situazione in cui starebbe languendo l’ospedale “San Francesco di Paola”.

I democratici più a sinistra del partito, rappresentati ai tavoli delle trattative politiche da Pino Falbo, vanno alla carica contro il commissario provinciale dell’Asp, Gianfranco Filippelli.

Con toni assimilabili alla “resa dei conti” anche interna al Pd paolano (si ricordi che nei mesi scorsi, tra Filippelli e il consigliere provinciale Di Natale era nato un asse, conseguente l’epopea del “tavolo tecnico” sulla sanità) il gruppo attualmente in ballo con Prospettiva Comune, i lambertiani e i centristi di Ferruccio Fedele, attacca frontalmente il primario.

Una raffica che non ha risparmiato nessuno, in primis coloro che – un tempo vicini alle posizioni del gruppo – oggi si mostrano al fianco del commissario, forti dell’appoggio riservato alla questione sollevata qualche mese fa dal sindacalista Franco Longo e riguardante una struttura da affiancare al nosocomio allo scopo di dare sollievo ai malati terminali.

«Ci saremmo aspettati – scrivono i riformisti – in questi mesi di assoluto silenzio da parte del dott. Filippelli (che capiamo bene perché il suo compito non è quello di parlare ma di agire) almeno un segno di vitalità che desse la sensazione di una attenzione rispetto alle numerose problematiche che attanagliano l’Ospedale di Paola.

Ed invece il nulla, come se per lui fosse normale non intervenire per avviare a risoluzione il mancato funzionamento delle attrezzature radiologiche che costringono, per esempio, i pazienti e gli operatori a vere e proprie trasmigrazioni fra l’ospedale di Paola e quello di Cetraro (a proposito, questa prassi che dura ormai da molti mesi, non comporta un aggravio di spese?); come se fosse normale continuare a non dare all’ospedale di Paola figure fondamentali, quali gli anestesisti, oggi numericamente sottodimensionati rispetto alle esigenze, tanto da non poter consentire il regolare svolgimento delle attività chirurgiche programmate ovviamente il tutto a discapito dei pazienti; come se fosse normale la chiusura parziale di un reparto solo perché un semplice intervento di rimessa in funzione della pavimentazione latita da più mesi.; come se fosse normale il degrado assoluto, cui lui unico responsabile, sta portando l’Ospedale di Paola.

Non capiamo perché, ancora Egli non ha dato seguito alle direttive che vedono Paola polo chirurgico ed invece, notizia di pochi giorni fa, si attiva per un sopralluogo dei tecnici preposti tendente alla nascita, al terzo piano del nosocomio, di un Hospice per malati terminali che ancora una volta è funzionale solo ed esclusivamente alla sua strategia di rafforzare un solo reparto (il suo!!) dimenticando che gli hospice devono essere strutture territoriali che hanno ragione di esistere in ambiti particolari.

Non capiamo perché, dopo la scelta “pro domo sua” di stabilizzazione degli Oncologi, latita ogni altra decisione in merito alla stabilizzazione di tutti i precari dell’Asp che, tra l’altro, ove lo avesse dimenticato, sono considerabili nella spesa storica dell’Azienda; in questa logica non capiamo perchè incarichi a medici provenienti da altre Aziende sanitarie consentendo loro di svolgere attività professionale specialistiche con tante ore settimanali di servizio dimenticandosi di altri professionisti che da anni aspettano tale incarico.

Se il dottor Filippelli ha deciso di far morire il nostro ospedale è un problema suo.

Sappia che, per quanto ci riguarda, non rimarremo a contare i giorni che mancano alla sua decadenza, ma continueremo a spendere ogni nostra energia per evitare la mortificazione di un territorio ma più concretamente di professionisti ed utenti che pure meritano maggiore attenzione da quella che fino ad oggi egli ha dimostrato di avere».

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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