josè grupillo

[Paola] Minibus Navetta in disuso: il comune paga il posteggio?

Nonostante le tante promesse estive, per la cittadinanza paolana – sulla questione “minibus navetta un tempo disponibili sulle strade comunali” – non c’è stato seguito.

Incapacitati a raggiungere “pubblicamente”, secondo un’usanza consolidatasi durante l’evo amministrativo perrottiano, tutti quei luoghi di interesse nevralgico per la vita comune, molti paolani continuano a domandarsi il perché di questa situazione di stallo.

La vicenda, difficile da spiegare, è da ricondurre all’atto di insediamento dell’amministrazione Ferrari, la quale – nella smania di cancellare ogni traccia di colui che precedentemente aveva indossato la fascia tricolore – ne ha sospeso (cancellato o distratto) ogni attuazione prospettica. Così è accaduto per l’isola pedonale sul Lungomare, per il Pisl col quale si sarebbe dovuto finanziare il restauro del Palazzo (ex sede del Comune) dei Gesuiti, per il nome di Piazza Nassiriya (ora, secondo il consigliere De Rosa – in maniera più pertinente – dedicata ai “caduti” di quel luogo), e per tantissime altre cose. Quindi, non poteva essere altrimenti per le navette adibite al trasporto di utenza, cittadina o straniera, operanti in precedenza nel comune.

A quanto pare, sul libretto di circolazione collegato ad ognuno dei veicoli, sarebbe impressa la dicitura che sancirebbe la gratuità usufruttuaria (fino al 2016) per la ditta che – precedentemente – aveva immatricolato, targato ed utilizzato, i mezzi ad “uso pubblico”. Siccome la volontà amministrativa dell’attuale maggioranza consisterebbe nell’intestazione comunale dei veicoli, a “uso proprio”, lo scoglio contro il quale si sarebbe impantanata la questione potrebbe consistere nel mancato scioglimento del nodo legato alla titolarità dell’ente che, se immatricolasse i mezzi intestandoli a se stesso, non potrebbe utilizzarli per la cittadinanza ma solo per i dipendenti. Nonostante lo scioglimento del contratto che legava il comune alla ditta precedentemente impiegata, presso gli uffici della motorizzazione la dicitura resta, e con essa il fermo dei pulmini.

Una situazione che l’amministrazione Ferrari ha affrontato dapprima lasciando i furgoni, acquistati e finanziati con risorse regionali, alla mercé degli elementi che prendono corpo nei pressi del Sant’Agostino (sede del comune) e, successivamente, alla mercé di quelli che persistono su una rupe alle spalle dello stadio “Tarsitano”. Il terreno dove sono stati parcheggiati, è privato. Che tipo di relazione contrattuale ha instaurato il comune per poterli lasciare li?

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

Check Also

cosmo de matteis

De Matteis: «Diritto alla salute sempre più a rischio per i calabresi»

Di Cosmo De Matteis, presidente nazionale emerito del Sindacato dei Medici Italiani (Smi) «Limitare i …

Rispondi