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Paola – Rione Piano Torre, quartiere “dimenticato”

Spedita l’otto agosto scorso, sulla scrivani di Sua Eccellenza il Prefetto di Cosenza dovrebbe essere arrivata, tre giorni dopo (così come riporta in timbro la “ricevuta di ritorno”), una raccomandata della sig.ra Elena Rando. La cittadina paolana, residente nel popoloso e storico quartiere Piano Torre, «confortata dai vicini residenti» (le cui firme in calce sono presenti in un elenco allegato alla missiva, ndr)» ha chiesto al Prefetto (ma anche al sindaco di Paola, all’Utc, all’Asp, ai Comandi di ogni forza dell’ordine presente sul territorio, ed alla Protezione Civile) di sollecitare il «decespugliamento con rimozione dei rifiuti per motivi igienico-sanitari nelle aree edificate e non, ricadenti nel centro abitato del quartiere ex Piano Torre».

Per conto di quanti la hanno affiancata in questo appello, la sig.ra Elena Rando ha scritto: «Accertato che con la nota in riferimento, l’U.O. di Igiene e Sanità pubblica Macro-Area di Paola, ha trasmesso agli uffici competenti la relazione di servizio relativa al sopralluogo effettuato nel quartiere in oggetto indicato con l’incarico di provvedere a quanto richiesto dall’ordinanza n.22 in data 29/05/2015 emanata dal Sindaco del Comune di Paola; Tenuto conto che a tutt’oggi i proprietari delle aree e degli immobili oggetto del degrado, non hanno provveduto agli adempimenti di rispettiva competenza; Ritenuto che a causa dello stato di abbandono in cui versa l’intera area (quartiere ex Piano Torre) si rischia la proliferazione di insetti di vario genere, ratti, zecche, zanzare, vipere, etc, nonché focolai di incendi pericolosi per le limitrofe abitazioni e, che pertanto tali fatti potrebbero arrecare gravi pregiudizi alla pubblica incolumità; Considerato inoltre, che tale area è frequentata da un numero considerevole di bambini in tenera età ed anziani provenienti da altri quartieri del Comune di Paola, […]; Chiede alle Autorità in indirizzo […] di voler intercedere acché venga rispettata un ordinanza emanata, tra l’altro, dal signor Sindaco di Paola, al fine di poter dare decoro all’area sopra descritta evitando pericoli annunciati».

La questione è di vitale importanza, perché così posta dovrebbe mettere in moto almeno due meccanismi del sistema amministrativo statale. Perché da un lato riconosce la “proprietà privata” sorta su tantissimi immobili del territorio rionale, dall’altro chiede l’intervento comunale nel merito di un’ordinanza emessa e, forse, non rispettata a Piano Torre. Per ricostruire la vicenda bisogna tener presente che gran parte del territorio del quartiere sarebbe stato venduto con una procedura cui è conseguito il «diniego richieste di interventi di demolizione e ricostruzione edilizia» confermato recentemente dal Consiglio di Stato. Sebbene la società che ha acquistato i terreni non potrà costruirci sopra a proprio piacimento, resta pur sempre “proprietaria” di quei fondi che Basilio Ferrari aveva ordinato che fossero “ripuliti”. La sanzione prevista, sommandola per ogni terreno “privatizzato” arriverebbe a cifre ingenti. Non sarebbe forse il caso di intervenire? Se non lo si vuole fare per il benessere dei cittadini, lo si potrebbe almeno fare per le dissestate casse comunali.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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