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[Pronto Soccorso Paola] Ticket Sanitari chiesti anche ai defunti. Caos all’Asp provinciale

Siccome l’espressione: «Il contenuto della presente e dei suoi allegati sono diretti esclusivamente al destinatario e devono ritenersi riservati con divieto di diffusione e di uso salvo espressa autorizzazione. La diffusione e la comunicazione da parte di soggetto dal destinatario è vietata dall’art. 16 e ss. C.p e dal D.lgs 196/03»; suona come una probabile “minaccia”, e siccome l’argomento è di un dominio pubblico tale da aver causato già qualche malore nella cittadinanza, il testo della missiva recapitata a moltissimi utenti dell’Ospedale “San Francesco di Paola” è stato omesso dalla trattazione.

Sebbene contenga spunti notevoli (tra cui spicca il riferimento diretto al Commissario Straordinario dell’Asp cosentina) la diffida di pagamento relativo a Ticket sanitario, con tanto di bollettino postale allegato, non verrà riproposta in forma pedissequa. Basterà dare cronaca degli effetti che ha causato in coloro che l’hanno ricevuta.

Secondo alcune indiscrezioni, già leggendone l’oggetto, a molti anziani sarebbe salita vertiginosamente la pressione. Accidenti diffusi sarebbero stati accusati in tutta quella branca della popolazione che, essendosi rivolta al Pronto Soccorso del locale ospedale “San Francesco di Paola”, si è vista recapitare a casa una richiesta di pagamento da effettuare entro e non oltre quindici giorni dal ricevimento dell’incredibile missiva. Comunicazione redatta e spedita da un “Centro Esazione Crediti” della Campania, più propriamente “napoletano”.

Già solo il fatto che non sia stata inviata in forma di “raccomandata”, peraltro affidata ad una ditta di Poste Private, dovrebbe escludere ogni possibilità di conteggio del periodo di ricezione. Tuttavia, siccome lo spavento in molti cittadini è stato tale da richiedere il supporto dei medici “di famiglia”, proprio da alcune indiscrezioni tra i camici bianchi è stato possibile ricostruire la questione.

Sembrerebbe che da un po’ di tempo, chiunque sia stato servito dal Pronto Soccorso dell’Ospedale “San Francesco di Paola” in un periodo compreso (o forse anche antecedente) agli ultimi cinque anni, sia stato raggiunto a casa da una diffida di pagamento. Conseguenza di richiamati “accertamenti contabili”, di cui pare – una volta contattata la società al numero proposto per “qualsiasi chiarimento” – nessuno sappia nulla. Perché nessuno sarebbe in grado di ricostruire il reale andamento dei fatti, delle persone e delle modalità di gestione amministrativa, di ogni singola persona attualmente “diffidata”.

Emblematico sarebbe il caso delle “esenzioni per reddito” che – secondo indiscrezioni – sarebbero riconosciute automaticamente dal sistema in uso all’Asp la quale, forse nell’ottica del risparmio sulla cancelleria, da qualche anno non ne starebbe producendo la certificazione cartacea. Senza aver tenuto conto di questo dettaglio, il Centro Esazione Crediti campano avrebbe comunque spedito le sue diffide. Eppure molti utenti, anche considerando il loro ultimo trascorso (nel quale è dimostrabile l’esenzione), starebbero segnalando che all’epoca della prestazione ricevuta nel Pronto Soccorso paolano sarebbero già stati “esentati per reddito”. Nonostante questo, la società napoletana avrebbe fatto spallucce, rimandando ogni chiarimento alla locale sede dell’Azienda Sanitaria. Ma quale chiarimento può essere richiesto se l’imposizione è giunta mediante modalità “ordinaria” (peraltro attraverso Poste Private), se sono passati più di cinque anni o se – ad esempio – l’utente che si recò in Pronto Soccorso nel 2010, attualmente è deceduto?

Per quest’ultima chicca, pare che la società di riscossione partenopea abbia avuto una risposta: basterebbe esibire il certificato di morte rilasciato dal comune. Un fatto “assurdo”.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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One comment

  1. Alfonso Minervino

    Io ho ricevuto medesima intimazione per una prestazione di pronto soccorso fruita a Castrovillari nel gennaio 2013. Credo quindi che il fenomeno riguardi l’intero territorio di competenza dell’ASP cosentina.

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