frana ospedale paola

Frana Ospedale Paola – Paglia per cento cavilli

Il Bonavita tuona contro Filippelli ed Ncp

Il Comitato Popolare “Michela Bonavita”, sulla scorta delle indicazioni sorte nella giornata del 19 Ottobre – allorquando, insieme ad altre associazioni, a cittadini ed a referenti istituzionali, ha dato vita alla manifestazione dinnanzi all’ingresso del nosocomio cittadino – è tornato alla carica sulla situazione in cui versa l’ospedale San Francesco di Paola.

Per nulla soddisfatto dallo stallo in cui sembrano essersi impantanate le criticità individuate, tutte inerenti disservizi che pesano come macigni sull’utenza, il comitato ha allargato il suo raggio d’attenzione anche all’attività del Nucleo di Cure Primarie, palesando una posizione molto critica nei confronti dell’altalenante decisionismo del commissario Filippelli.

«È assolutamente incomprensibile – scrivono i membri del “Bonavita” a proposito della riorganizzazione dei reparti – come possa perdurare l’inattività di un settore decisivo come quello radiodiagnostico. Come si sia inteso (pur sempre in regime di precarietà) affrontare il problema degli anestesisti facendo ricorso all’espediente dei “turni aggiuntivi” a costi esorbitanti e senza fare riferimento alle graduatorie che mai si fanno scorrere senza così creare alcun posto di lavoro; che ne pensano i sindacati? Alla faccia del piano di rientro! Tutto ciò non è tollerabile; così come non è tollerabile l’inadeguato servizio di ecografia con un solo addetto mentre nell’altro ospedale sempre spoke (beninteso) gli addetti sembrano essere più che sufficienti. Anche qui a che servono le graduatorie? Per non dire del nucleo di cure primarie, su cui ci sarebbe molto da obiettare, con un giudizio per noi non positivo e sul quale torneremo. A proposito di questo servizio vogliamo ricordare come proprio il commissario dott. Filippelli aveva ravvisato la necessità di rivederlo alla luce dei risultati pronunciandosi, intanto, per una sospensione dell’attività alla scadenza, ma qui casca l’asino: capita sovente che il commissario ritratti oggi quel che ieri si era ripromesso di realizzare, così come è accaduto anche per la tanto ventilata istallazione della Risonanza Magnetica a Paola. Tutto ciò spesso a seguito di prese di posizioni della “POLITICA” alla quale talora quelle scelte non piacciono. I cittadini hanno il diritto di sapere perché sono quelli che amaramente pagano in termini di disagio, anche economico. Non va dimenticato, e lo ricordiamo a chi ci sembra non voglia intenderlo, che la vicenda del nostro ospedale è strettamente legata a quella della Città e rappresenta un patrimonio conquistato e da difendere. A questo punto, come già preannunciato dal dott. Sbano, vicesindaco intervenuto al sit-in, l’amministrazione avrebbe compiuto un qualche intervento per meglio conoscere lo stato delle cose. Noi intendiamo tutto ciò come l’impegno a promuovere un incontro, che questo comitato si augura al più presto, al quale partecipino il Governatore Oliverio il commissario dott. Scura e il dott. Filippelli. La presenza soprattutto del Governatore Oliverio riveste carattere politico-morale avendo egli partecipato ad altre iniziative che non hanno lasciato segno alcuno perchè ne prenda atto per la definizione dei provvedimenti da adottare».

 

Frana, Idm ha un modo per sbloccare la situazione

L’Italia del Meridione è entrata a piedi uniti sulla questione legata alla frana che sta sgretolando uno dei costoni dell’altura su cui si erge l’ospedale San Francesco di Paola. Forte dei buoni rapporti tenuti con la Regione, il movimento politico capitanato da Orlandino Greco ha inteso porre la sua attenzione su una possibilità che, probabilmente non considerata dall’attuale maggioranza di governo cittadino. Secondo il partito localmente diretto dall’avvocato Francesco De Cesare, esisterebbe una procedura che – se attivata dal primo cittadino – potrebbe consentire un rapido e risolutivo intervento per la messa in sicurezza del crinale ed il conseguente ripristino dello stato dei luoghi. Una procedura suggerita finanche dall’ente regionale, che dovrebbe consentire un dissequestro temporaneo dell’area, sottoposta a vincoli giudiziari che starebbero determinando l’inazione operativa.

«Su sollecitazione dei rappresentanti sindacali della Uil presso l’ospedale di Paola e del nostro iscritto Giulio Martelli (membro del locale direttivo Idm, ndr) ci siamo interessati alla problematica della frana che minaccia il nosocomio – sostengono gli appartenenti Idm – quindi, tramite i nostri riferimenti in Regione, siamo venuti a conoscenza che l’ente è in attesa di una comunicazione da parte dell’amministrazione comunale, con la quale si evidenzia che la procura dichiari che il terreno circostante l’ospedale non sia sottoposto a sequestro o qualsiasi altra forma di vincolo giudiziario. È evidente, qualora ci fossero vincoli in tal senso, la necessità di invitare il sindaco a proporre le relative istanze alla procura, finalizzate alla messa in sicurezza della struttura, sia per l’incolumità dei pazienti e del personale che di tutti i frequentatori. La regione si attiverà nel momento in cui riceverà quanto richiesto, visto che i soldi per un immediato intervento ci sono. Basta scaricare responsabilità. Ognuno deve dare il proprio contributo affinché si possa risolvere la problematica a vantaggio non solo della nostra città ma anche del territorio del tirreno cosentino».

 

Prospettiva Comune teme la chiusura dell’ospedale

Tornato prepotentemente tra le priorità dell’agenda politica cittadina, il tema relativo allo stallo e alle conseguenze legate alla frana che minaccia l’ospedale San Francesco di Paola, trova ogni giorno nuovi svolgimenti. Se ieri a tuonare sono stati il comitato “Michela Bonavita” e il movimento politico “Idm”, quest’oggi tocca a “Prospettiva Comune” rompere le righe e presentare la questione sotto una luce sinora inedita e, forse, a tinte molto più fosche di quelle paventate sino ad oggi. Perché per la prima volta viene tirata in ballo la possibilità di una “chiusura” del nosocomio cittadino.

«In tempi diversi e in periodi di vive campagne elettorali durante la Giunta Scopelliti – sostiene il movimento presieduto da Emilio Pastore – si parlava di destinare ingenti risorse per il nostro ospedale finalizzate al potenziamento dei reparti e non solo. Con l’avvento della nuova classe dirigente politica abbiamo consumato fiumi di parole, partecipando addirittura ad una iniziativa cittadina al fianco del presidente Oliverio dove, Prospettiva Comune, ha consegnato un documento nel quale si riassumevano i punti di forza e di debolezza del nosocomio, con accurati suggerimenti a migliorare e potenziare alcuni servizi. Successivamente, con la nomina di Scura, qualche politico promette che l’ospedale avrà la sua dignità, di essere un riferimento per l’area del basso Tirreno Cosentino. Fiumi di parole, incontri, tavoli tecnici e quant’altro, che ad oggi non hanno portato nessun risultato. Di recente invece si comincia a paventare la paura di chiusura per ragioni ben diverse, che non hanno a che fare con il piano di rientro. Si discute, in questi ultimi giorni, che la minaccia della chiusura dell’Ospedale è di ben altra natura: ossia della frana che incombe. Sono ormai diversi anni che è li che giace in silenzio causando anche problemi di viabilità sulla strada e arteria importante di via Telesio. Ma di cosa stiamo parlando! I cittadini sono stanchi delle false promesse e delle passarelle nel nostro paese. Oggi continua la diatriba politica sulle responsabilità, senza muovere un dito aspettiamo il peggiorare della situazione facendo lievitare anche la spesa di ripristino dell’area. Sarà un progetto criminoso per ricercare la scusa per la chiusura definitiva dell’ospedale nella frana? Non lo sappiamo! Ma i cittadini e Prospettiva Comune vogliono la verità».

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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