marco focetola

Paola – Sarà un consiglio comunale all’insegna del turn over?

A due giorni dal consiglio comunale, l’aria respirata in città è “frizzante”. L’apertura del periodo natalizio ha infuso il buon umore in gran parte della popolazione e, sebbene alcuni problemi restino a sorvolare l’attualità, Paola sembrerebbe disposta a mostrare la parte migliore di sé.

Ma se da un lato la cittadinanza freme, dall’altro – quello rappresentativo della politica – non si è da meno. Considerando le fisiologiche fibrillazioni determinate dalla sequela di “patate bollenti” gettate sui banchi della maggioranza, l’attenzione principale sarà rivolta agli interventi che verranno da quella parte. Anche se non si escludono situazioni clamorose nell’altro ramo dell’aula “Lo Giudice”, dove i gruppi d’opposizione potrebbero riservare qualche sorpresa dal sapore del “turn over”. Ovviamente si tratta di supposizioni che, però, potrebbero assumere maggior consistenza se – già all’indomani del consiglio – dovesse essere confermato l’appuntamento che almeno un esponente della minoranza avrebbe intenzione di tenere pubblicamente.

Gli argomenti di cui discuterà l’assemblea indetta per le 18.00 di dopodomani (in seconda convocazione alle 19.30 del giorno successivo), sono i seguenti: riconoscimento debiti fuori bilancio – pignoramenti 2012 e 2014 con inclusione dell’Ufficio Contenzioso per rapporti con la Società Eni Spa; ratifica deliberazioni di Giunta (n. 155 e 167) sulla “Variazione al bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2015 ed al bilancio pluriennale 2015/2017”; ratifica determinazione del Dirigente Settore Finanziario riguardo la “Variazione di bilancio ai sensi dell’art. 175, comma 5-quater, del TUEL n. 267/2000”; comunicazioni sul prelevamento dal fondo di riserva e sulla relazione del Collegio dei Revisori dei Conti su prescrizioni Ministero Interno.

Tutti argomenti che andranno a costituire una gran mole di carne al fuoco per la discussione. Ferrari, potendo contare su una maggioranza ormai apparentemente incardinata su un solo voto di scarto, dovrebbe avere il gioco facilitato dalla quasi sicura assenza del suo antagonista principale, Roberto Perrotta che – come ormai prassi – starebbe preferendo far parlare i “fatti” e non l’aula.

Che sia più o meno una strategia condivisibile, un dato è certo: la sua mancanza dai bachi dell’aula starebbe evitando un “ricompattamento” tra le fila della maggioranza. Perché venendo a mancare lo spauracchio principale, il catalizzatore di ogni invettiva, per i gruppi di maggioranza sarà difficile tirare fuori la “grinta” dei giorni migliori.

Come se non bastasse, la mole di punti all’ordine del giorno palesa uno stato di difficoltà notevole, perché se il sindaco ha dovuto effettuare un “prelievo” dal fondo di riserva, bisognerà incasellare bene le motivazioni che lo hanno indotto a farlo. Perché la città mugugna, si lamenta del fatto che, nonostante dai rubinetti esca acqua dall’odore di candeggina, i soldi per le luminarie sono usciti fuori. Ovviamente non è una questione populista, non è un voler a tutti i costi mischiare l’acqua con l’olio, però – forse – in un momento di vacche così magre, sarebbe stato opportuno mostrare maggiore morigeratezza e desiderio di stare “al pari” coi paolani.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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