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Campagna elettorale Paola – I Socialisti mirano a colpire il Dissesto

In un momento nel quale le riunioni dei partiti stanno susseguendosi a ritmo frenetico, da ogni parte giungono indiscrezioni relative alle strategie che sarebbero al vaglio di ognuno per presentarsi all’attenzione dell’elettorato paolano. Su entrambe le sponde occupate dagli schieramenti starebbero avvertendosi le fibrillazioni relative alla versione da offrire durante i comizi. Mentre il centrodestra starebbe affannandosi alla ricerca di un lascito esemplare da proporre alla città, un’opera pubblica o l’istituzione di un servizio decente, il centrosinistra sarebbe alla ricerca di un’idea di riscatto basato sulla critica dell’attualità e sulla proiezione di un futuro diverso dal presente. Mettendo da parte il lavoro di coloro cui forse spetta il compito più gravoso (perché un conto è “arrivare”, un altro è “confermarsi”), sono le questioni sollevate dagli “antagonisti” a costituire il pungolo più interessante del momento.

Ad esempio pare che, dalle parti del Psi, una delle tattiche che verranno adoperate nella strategia per la conquista del Sant’Agostino, potrebbe consistere nella sconfessione dei dogmi targati (e spesso deliberati) “Ferrari”. Iniziando a smontare le accuse più evidenti e reiterate, i socialisti paolani ritengono di poter opporre l’idea di una città che “fu” a quella di una città che “non è”. Secondo ciò che è trapelato, la prima questione che verrà presa riguarderà il dissesto. Nonostante la sconfitta al Tar, i simpatizzanti dell’alternativa che vorrebbe nuovamente Roberto Perrotta sindaco, avrebbero intravvisto gli estremi per capovolgere la situazione, perché così come ha sentenziato il Tribunale Amministrativo di Catanzaro, precedentemente alla dichiarazione che ha sancito il fallimento finanziario del comune, sarebbero esistiti dodici milioni d’euro di “residui attivi”. Secondo l’equazione socialista, togliendo questa cifra dai diciotto milioni individuati come “peso” (calcolo basato sul fatto che la commissione liquidatrice sta impegnandosi a “recuperare” questa somma), resterebbero sei milioni da giustificare. Di questi, un milione e mezzo dovrebbe essere tolto dalle voci perché si tratterebbe di un credito non riscosso dal Ministero per il tribunale, mentre i restanti quattro milioni e mezzo dovrebbero ulteriormente essere ridotti quasi della metà, perché Paola starebbe ancora aspettando i due milioni di euro chiesti all’allora presidente Scopelliti per i danni dell’alluvione.

Attaccando frontalmente la tassazione alle stelle cui sono stati esposti i cittadini a causa della dichiarazione di dissesto, i socialisti probabilmente daranno il loro assalto al fortino in cui è attualmente arroccato – sempre più solo – il sindaco Ferrari.

Campagna Elettorale Paola: questo è solo un abbozzo di “inizio”.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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