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Mercato Domenicale Paola – Sviluppata la “Sesta” trasgressione

Ormai giunto alla sua sesta edizione “fuori ordinanza”, il mercato domenicale Paola ripristinato nella suggestiva cornice del centro cittadino, continua a far storcere il naso sia agli avventori che a coloro che vi lavorano. Anche l’altro ieri, condizionato dal maltempo che giustamente contraddistingue questa fase stagionale dell’anno, il nuovo assetto della planimetria commerciale all’aperto ha mostrato tutti i suoi limiti. O meglio, ha mostrato cosa accade laddove i confini continuano a rimanere sfumati.

Tralasciando la consolidata motivazione che suffraga l’azione “invadente” dei tanti operatori del settore alimentare, ormai stanziatisi stabilmente sulla fangosa area parcheggio piallata a spese pubbliche sotto il distributore dell’Agip, ciò che ancora una volta ha costituito motivo di disagio (per non dire “vergogna”) è stata la caotica organizzazione del traffico veicolare. Nonostante l’impegno e la solerzia dei vigili urbani, la disposizione dei camion e delle bancarelle sull’area che avrebbe dovuto costituire l’ideale tampone per assorbire la pressione dei tanti avventori del mercato, ha creato i presupposti per i quali almeno il 40% dei posteggi disponibili venissero a mancare. Ciò ha causato estenuanti disagi a tutti coloro che avrebbero voluto raggiungere agevolmente i luoghi in cui effettuare gli acquisti e più di un cittadino ha lamentato attese superiori alla mezz’ora per poter finalmente ricoverare il proprio veicolo in luoghi che fossero idonei e non d’intralcio al traffico. Perché a Paola, nonostante tutto, la civiltà della popolazione evita ancora quei disagi che s’aggraverebbero notevolmente se ognuno facesse come quella sparuta minoranza che continua a parcheggiare in doppia fila, controsenso e spesso infischiandosene dell’eventualità di lasciare libero un passaggio per i casi d’emergenza. Così come, altrettanto auspicabile, è lo stato di mantenimento della calma palesato dagli stessi esercenti delle bancarelle, sempre propensi a tollerare le tante imperfezioni ma infastiditi dai colleghi più incivili, audacemente disposti sul ciglio della strada, nei pressi di una recente e forse inutile rotonda o all’ingresso delle fangose aree parcheggio.

Ma fino a quando potrà durare? È questa la domanda che con sempre maggiore insistenza stanno ponendosi in molti, rimpiangendo la funzionalità della vecchia area mercatale di Via Pantani, laddove non è mai capitato che per parcheggiare un’automobile si dovesse fare un giro lungo oltre quattro chilometri e della durata di oltre trenta minuti. Perché la viabilità predisposta per “favorire” il mercato, fa si che una volta imboccata la discesa che conduce alla stazione, s’incontra un segnale di divieto che impone la svolta verso Viale dei Giardini, laddove il senso unico “a salire” è addirittura condizionato da una curva dove ambo i lati sono occlusi da auto in sosta e dove non è raro incontrare mezzi pesanti incolonnati che fanno lievitare, in maniera “biblica”, i tempi d’attesa per il transito. Sia che ci si trovi a Rione Giacontesi, sia che si parta dall’area di parcheggio fangosa, il giro in auto per raccordare un capo e l’altro del mercato assume i connotati di una vera e propria “Odissea”.

Ciononostante anche l’attività su Corso Roma ha palesato un cambiamento notevole, con una sola e coraggiosa bancarella rimasta a rappresentare il baluardo di un concepimento che pare sempre più un aborto.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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