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Paola – Il comune stanzia 300mila euro per il Lungomare. E a Sotterra?

Mentre da quasi un anno la popolazione paolana residente a Sotterra, convive con gli effetti di un movimento franoso che ha addirittura causato lo sgombero di alcune abitazioni, l’amministrazione comunale guidata da Basilio Ferrari si dedica al «miglioramento della dotazione infrastrutturale con la realizzazione di interventi di viabilità, arredo urbano e infrastruttura di collegamento del Lungomare San Francesco di Paola». Mentre il comune dissestato, amministrato da Ferrari, volge il suo sguardo laddove diventerà tangibile e visibile l’intervento dell’amministrazione (perché nell’anno del sesto centenario dalla nascita di San Francesco sarà senz’altro più visitato il lungomare che la periferia a nord di Paola, soprattutto alla luce del fatto che la chiesa continuamente presentata come “ipogea” è addirittura distante dal pericolo), ci sono zone della città che languono in uno stato di disagio.

Negli ultimi anni, la scusa più spesso addotta per giustificare l’inazione nelle periferie, è consistita nella penuria di finanze comunali, un argomento valido e condiviso dalla cittadinanza che s’è persino sottoposta – più o meno consensualmente – al vigoroso prelievo fiscale conseguito alla dichiarazione di dissesto. Ma se tutti questi sacrifici significano che a Sotterra i paolani devono convivere con le strade deformate e le case inclinate, mentre si finanziano i lavori di “ripristino” di una condizione diversa del lungomare (perché per quanto rozze, l’isola pedonale e la pista ciclabile sono entità che Paola, vicino alla battigia, ha già conosciuto), allora vuol dire che si starebbe prediligendo una politica basata sull’apparenza.

Perché dotare Paola di un restyling comprendente visioni futuristiche di una società da immaginare, potrebbe essere utile solo nel caso che la città fosse da “rilanciare”.

Siccome l’amministrazione s’è mossa come se Paola fosse stata una città da “radere al suolo” e “ricostruire”, pare quantomeno bizzarro il fatto di considerare la lucentezza del lungomare prioritaria rispetto alle case oblique di Sotterra. Pare, ma la minoranza non ne parla e – onestamente – sindacare su deliberazioni politiche non è il compito di un giornalista. Stanti i fatti, questo è quanto è stato sottoscritto nella delibera di giunta n. 175 dello scorso 9 dicembre: «Premesso che […] sono state approvate le linee programmatiche del Sindaco, dove […] sono indicate come prioritarie l’avvio di programmi tesi alla riduzione del disagio abitativo, riqualificare le aree degradate e marginalizzate […]; miglioramento della qualità urbana, del tessuto sociale ed ambientale, attraverso la riqualificazione […] e miglioramento della dotazione infrastrutturale con la realizzazione di interventi di viabilità, arredo urbano e infrastruttura di collegamento del Lungomare San Francesco di Paola; Visto il progetto preliminare, redatto dall’Ufficio Tecnico Comunale, nella persona dell’ Ing. Fabio Pavone […] relativo ai “Lavori di Manutenzione Straordinaria del Lungomare San Francesco da Paola e Realizzazione nuovo Water Front” dal costo complessivo di €. 300.000,00 […]Delibera […] di approvare integralmente la proposta di deliberazione per come riportata in premessa. E, con apposita votazione unanime».

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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