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Paola – La ricandidatura a sindaco di Basilio Ferrari è “a rischio”?

L’onda lunga della resa dei conti, avvenuta all’interno del centrodestra calabrese dal momento in cui Scopelliti Giuseppe ha dovuto lasciare lo scranno di Governatore, starebbe per infrangersi – nuovamente – contro la città di Paola. A scapito dell’unità della maggioranza consiliare cittadina, una nuova occorrenza sarebbe partita direttamente da Roma con la sensazionale nomina avvenuta ieri, grazie alla quale l’on. Tonino Gentile è diventato, per la seconda volta, sottosegretario del governo Renzi (Ministero dello Sviluppo Economico). A questo punto, considerando gli assetti governativi locali, quale corrente della maggioranza consiliare paolana potrebbe trarne profitto?

All’interno del Sant’Agostino, è risaputo, la voce più accordata sulle frequenze del Ncd di Gentile è quella dell’assessore Dario Gaetano, il cui uomo rappresentativo del consiglio – secondo dinamiche espresse nel corso dell’attuale evo amministrativo di Basilio Ferrari – dovrebbe essere Francesco Serpa (senza tralasciare la vicinanza dell’attuale capo dell’Utc, Fabio Pavone). Insieme a loro, da tempo, si sarebbe posizionato l’asse afferente al vicesindaco Sbano che, pur essendo portacolori della compagine “Grande Sud”, pare essere stato più celere rispetto ai componenti del gruppo “Moderati per Paola” ad avvicinarsi ad una maggioranza “che conta” (ricordando che degli Sbano, Lucio è membro dell’assemblea nazionale del partito di Alfano). Ncd è partner insostituibile del Pd in Parlamento e, per quanto concerne il governatore regionale, Oliverio potrebbe dover considerare “esclusivo” l’appoggio probabilmente fornitogli dai fratelli Gentile alle scorse elezioni. Pertanto, chiunque orbitasse in questa sfera di poteri, sarebbe istantaneamente al comando dei rapporti “esterni” dell’amministrazione comunale. Il ché implica, necessariamente, una maggiore capacità d’azione “interna” ai confini cittadini.

Sebbene Basilio Ferrari, a novembre del 2013, ebbe a dichiarare: «Io sono con Alfano ma non contro Berlusconi»; i suoi movimenti successivi non confermarono questa opportunità. Difatti, sebbene ancora oggi non sia noto qual è lo schieramento del sindaco paolano, tutte le mosse poste in essere sono confluite in un appoggio, tout-court, all’idea di una politica forzista. Difatti, l’eterogeneo gruppo dei “Moderati per Paola” – oltre che dal consigliere Serpa – è composto da Mimmo De Rosa (attuale coordinatore di Forza Italia), Silvio Buono e Totonno Logatto. Riferendosi a loro come al gruppo più numeroso e rappresentativo della giunta, Ferrari potrebbe aver preferito l’affidabilità di un asse storico, quello con il battagliero De Rosa, con il quale l’intesa consiliare è da sempre garanzia di scoppiettanti interventi a favore di telecamera. Secondo recenti indiscrezioni, il sindaco e il suo fido consigliere, si sarebbero recati a Roma per incontrare l’on. Gasparri, senza informare la base del partito né tantomeno dirlo al vice responsabile FI, Mantuano. Ciò avrebbe inasprito i rapporti con l’assessore Mannarino, il quale – di concerto al consigliere Buono – avrebbe immediatamente intavolato una trattativa con Gaetano e Sbano.

Con Gentile in ascesa, e Forza Italia allo sbaraglio (si pensi ai referenti regionali ormai “solisti”), forse il sindaco potrebbe aver commesso l’ennesimo passo falso. Almeno in chiave della campagna elettorale ormai in atto.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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