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Cosmo De Matteis, lo Stato laico, il clero e i diritti della gente

Ipocrisia, falsità, ignoranza, potrei continuare a lungo per descrivere lo spettacolo vergognoso e retrogrado, che stanno dando in parlamenti alcuni esponenti politici per quanto concerne il dibattito sui diritti delle cosiddette coppie di fatto, e l’adozione del figlio legittimo di uno dei due. Vedere e sentire le assurdità di alcuni parlamentari, che ipocritamente si oppongono ad una legge, che da tempo è stata approvata in molte nazioni, ti fanno vergognare di stare in un Paese, dove si sono ottenuti alcuni diritti, quali il divorzio e l’aborto grazie ai referendum, ed ai radicali che hanno spinto ad una mobilitazione di massa. Personalmente rispetto tutte le religioni, non accetto il fanatismo che in nome di un dio, ha portato e porta ancora oggi; odio, distruzione, morte. Dai mezzi di informazione apprendiamo giornalmente delle follie che vengono perpetrate dagli estremisti musulmani, che mettono in forse quella che doveva essere una normale integrazione tra popoli. Nel contempo non accetto l’intromissione della chiesa cattolica romana in tutte le vicende che riguardano il mondo civile. Cosi accadde con il divorzio e l’aborto. Oggi l’entrata a gamba tesa di alti prelati che invocano il voto segreto sul decreto, è corretto che come cittadini esprimano il proprio parere, ma non di fare appelli affinché il parlamento decida in un modo o in un altro. Forse sarebbe opportuno su questo tema fare autocritica. Quanti sono i sacerdoti pedofili smascherati quotidianamente dalle inchieste giornalistiche. Quanti sono quegli alti prelati che fanno una vita di lusso e di ostentazione. Come mai solo il venti per cento delle offerte finisce ai bisognosi? Papa Francesco si appella alla povertà, preferisce vivere al di fuori degli appartamenti lussuosi, ma quanti sono quei prelati che remano contro? Paola si appresta a vivere un altro centenario del suo santo protettore, vi sarà una pioggia di soldi, come saranno spesi? San Francesco era il santo dell’accoglienza, forse in un momento di bisogni, qualche struttura vuota, potrebbe essere adattata ad accogliere i bisognosi in transito. La distribuzione delle colazioni che molti anni fa era un vanto del santuario, potrebbe trovare un nuovo riscontro nei vari capitoli economici. A queste domande circa il decreto in discussione, avremo a breve delle risposte, speriamo che siano nel solco del progresso e dei diritti di tutti.

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