illegalità in montagna

Illegalità in Montagna – Arrestati due uomini e partite due denunce

Note diramate dal Corpo Forestale dello Stato in merito a due distinte operazioni grazie alle quali s’è intervenuto su episodi di illegalità in Montagna.

COSENZA 3 febbraio 2016 – Due uomini di Rota Greca sono stati tratti in arresto dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato di Montalto Uffugo (cs) per furto di legna in area comunale . Le due persone A.B. 49 anni e M.D 64 anni sono stati sorpresi in località “Foresta del Pastore” nel comune di Rota Greca mentre con l’ausilio di una motosega tagliavano e depezzavano alcune piante di castagno per poi caricarle su un autocarro. L’area interessata al taglio furtivo è risultata essere di proprietà comunale e gli stessi non erano in possesso di nessun tipo di autorizzazione prevista. Una zona questa particolarmente attenzionata da tempo dal personale Forestale. All’arresto dei due uomini si è giunti attraverso un servizio di controllo quotidiano al fine di reprimere questo tipo di fenomeno particolarmente diffuso in tale zona. La legna trafugata, circa 20 quintali, e l’autocarro utilizzato per il trasporto del materiale sono stati posti sotto sequestro. I due uomini processati per direttissima questa mattina sono stati condannati entrambi a 9 mesi di reclusione dal Tribunale di Cosenza. Altra attività sempre legata al furto di piante è stata effettuata nei giorni scorsi nel Comune di San Benedetto Ullano. In particolare il Comando Stazione di Montalto ha rinvenuto all’interno dell’alveo del Torrente denominato “Tre Fiumare” il taglio furtivo di 13 piante di Ontano. Accertato il reato si è intrapresa una accurata attività di indagine che ha portato al deferimento del titolare di una ditta boschiva del luogo e al sequestro della legna trafugata (30 quintali) rinvenuta nel piazzale della ditta stessa.

COSENZA, 4 FEBBRAIO 2016 – Controlli mirati al controllo delle utilizzazioni boschive sono stati intensificati in questi giorni dal personale Comando Stazione Forestale di Cosenza nel territori perturbano di Cosenza e Rende. A seguito di tali controlli in località Donnici Inferiore Casino Salfi, è stata accertata un’utilizzazione in corso che aveva interessato un soprassuolo boschivo composto da piante di Roverella e Robinia. Dalle verifiche tra il taglio in corso ed i necessari titoli abilitativi si è accertato che tale lavorazione forestale è stata effettuata sulla base di false dichiarazioni agli uffici preposti al rilascio delle autorizzazioni. Difatti contrariamente al taglio di un bosco ceduo per come comunicato era in corso il taglio di un bosco di neoformazione. Per tale motivo, effettuati i necessari accertamenti il responsabile del taglio ed il proprietario dell’area sono stati deferiti alla competente Autorità Giudiziaria della Procura della Repubblica di Cosenza per il reato di false dichiarazione in atto pubblico e violazione delle norme paesaggistico ambientali. È stata inoltre comminata una sanzione amministrativa di circa € 4500. Diversi gli accertamenti effettuati anche   in località San Gennaro di Rende dove è in corso un taglio boschivo. Qui l’intervento ha interessato la realizzazione abusiva di una strada all’interno di un’area boscata per la cui realizzazione è stato effettuato un movimento terra e lo sradicamento di numerose piante di Roverella e Robinia. A seguito del controllo si è accertata la realizzazione ex novo di 200 ml di strada per l’esbosco del materiale legnoso . Tale tracciato stradale era stato realizzato senza autorizzazione alcuna all’interno di un soprassuolo boschivo formato da un bosco di neoformazione di Roverella e Robinia. Anche il taglio, da accertamenti effettuati, veniva condotto senza autorizzazione alcuna. Pere tale attività al responsabile è stato contestato il reato di apertura di strada in violazione delle norme urbanistico edilizie e paesaggistico-ambientali oltre al sequestro sia della strada abusivamente realizzata che il   legname provenienti dal taglio abusivo.

 

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