basilio ferrari

Paola – Basilio Ferrari in aula fa ridimensionare i diritti del comune

La discussione relativa alla riscossione del canone idrico risalente ad annualità precedenti a quelle richieste con le ultime bollette, si anima di nuovi ed interessanti colpi di scena. Dopo la recente vittoria dello studio legale di Graziano Di Natale, che ha ottenuto il riconoscimento di “inesigibilità” relativamente a quanto richiesto dalla commissione liquidatrice per ciò che concerneva il consumo dell’acqua risalente al 2008, il lavoro di un altro avvocato che si è speso per recuperare le somme evase da cittadini morosi nei confronti del comune, è sfumato al fotofinish. Nella fattispecie, l’attività di un legale spesosi per fare in modo che le disuguaglianze tributarie potessero venire acclarate e sanzionate dal giudice, attivatosi con l’avvio di procedure per la riscossione coattiva del dovuto e notifiche ai debitori (inoltrate sin dal 2010/11) consegnate con lettere interruttive della prescrizione e – conseguentemente – di messa in mora.

Nonostante l’esito fruttuoso delle procedure esecutive scaturite da questo lavoro, per le quali il comune ha potuto “recuperare” somme utili da investire nell’amministrazione pubblica, ve n’è stata una per la quale Basilio Ferrari in persona ha preteso un accordo al ribasso, mettendo in secondo piano gli interessi collettivi e favorendo una situazione di scompenso che dovrebbe quantomeno instillare il dubbio riguardo i criteri di uguaglianza in vigore a Paola.

Nel caso specifico, c’è una paolana che ha goduto di un privilegio sconosciuto ai suoi concittadini coinvolti nella sua stessa situazione debitoria. In occasione della discussione che vedeva opposti da un lato il comune e dall’altro colei contro la quale Equitalia aveva già attuato un procedimento di confisca, il Sindaco – personalmente presente in udienza – nonostante la dichiarazione positiva del terzo pignorato (Equitalia) ha inteso rinunciare agli atti di causa, accettando la transazione col pagamento di una somma minore dell’importo capitale, con spese legali a carico dell’ente. Nonostante la consapevolezza che detto comportamento avrebbe costituito un precedente di diseguaglianza di trattamento tra cittadini.

Basilio Ferrari, nella sua qualità di sindaco di Paola, presentandosi all’udienza ha dichiarato di voler rinunciare alla procedura, sulla base di un accordo che ha previsto la definizione in via transattiva della controversia tra il comune e la debitrice. Nella stessa occasione, il primo cittadino ha provveduto a rendere noto alla corte che l’avvocato cui era stata demandata la mansione di difendere gli interessi dell’ente, era stato sollevato dal suo incarico, spianando quindi la strada al legale della controparte che – rinunciando a fare opposizione ad un tale stato di cose – ha potuto godere di una sentenza favorevole alla sua assistita.

Più pesi e più misure verrebbe da dire, soprattutto alla luce di quella dichiarazione di dissesto per la quale gli amministratori cittadini hanno spesso chiesto l’aiuto e la pazienza della cittadinanza, invocando il pungo di ferro contro coloro che non avessero contribuito al risanamento e tuonando in continuazione contro quelli che, in precedenza, erano stati amministratori sin troppo “tolleranti”.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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