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Con due distinte votazioni di giunta, l’esecutivo Ferrari (condizionato dall’assenza, ormai contemporanea e reiterata, di Francesco Sbano e Dario Gaetano) ha deliberato di assumere una doppia difesa legale per l’ex dipendente Antonio Vigliotti e per il lavoratore ancora in attività Cesare Grassia. Rientrando entrambi i casi nell’ambito dei “fatti ed atti” commessi nell’esercizio delle rispettive funzioni, Ferrari e gli assessori riuniti hanno messo a disposizione la figura legale che ne rappresenterà la difesa in tribunale.
Per ciascuna delle posizioni è stata individuata la figura dell’avvocato Pierfrancesco Perri che percepirà un emolumento di 5mila euro complessivi direttamente dal comune di Paola, fermo restando il punto – sancito nella stessa delibera – nel quale è sancito che «nel caso di assoluzione con formula dubitativa o di condanna, le spese dovranno essere sostenute dal dipendente (o ex tale, ndr)».
“Fatti ed atti” dei quali dovranno rispondere in aula sia Vigliotti che Grassia, risalgono a due anni fa e – almeno nel caso dell’ex dirigente dell’Utc – si tratta dell’ultimo periodo di attività prima del pensionamento.
Ottenuti i favorevoli pareri di regolarità finanziaria e contabile, i membri dell’esecutivo presenti alla riunione hanno votato all’unanimità.
A distanza di un giorno l’uno dall’altro (Vigliotti ha protocollato la sua richiesta il 14 marzo scorso, mentre Grassia il giorno successivo) i due coinvolti nel procedimento hanno formulato la loro richiesta di sostegno al comune depositando «presso il protocollo dell’Ente – si legge nel documento – con n. 5021 (n. 4874 per l’ingegnere), una nota con la quale nel comunicare l’apertura di un procedimento penale R.G.N.R. n. 1220/2014 a proprio carico, per fatti ed atti direttamente connessi nell’esercizio delle sue funzioni, chiede al Comune di provvedere alla propria assistenza legale e di recepire, nel contempo, la nomina del legale difensore».
