giuliano palma paola

Paola – “Paglione bruciato”? Dov’è il contributo per il concerto?

Quei soldi sono finiti nella spazzatura. E non è certo un modo di dire. I 15.000 euro che dovevano essere elargiti all’associazione culturale Kabuki per aver portato a Paola, in occasione della festa patronale del 4 maggio del 2014, il famoso cantante “Giuliano Palma e Band”, sono stati trattenuti dalla Regione Calabria per compensare l’enorme debito del Comune di Paola per il conferimento in discarica. Anche in questo caso, pertanto, affiora impietosa la cattiva gestione politico-amministrativa del Comune di Paola ad opera dei famigerati “giovani rampanti” del centrodestra cittadino, capitanati dal sindaco Basilio Ferrari. Quelli, per intenderci, che accusavano gli altri d’aver provocato debiti e “bruciato paglioni”, come si usa dire da queste parti. Ma procediamo con ordine. Partiamo dall’esultanza di Basilio Ferrari, nel 2014, per la scelta di quel cantante: “Un grandissimo artista che piacerà sicuramente ad un pubblico giovane e meno giovane, siete tutti invitati in città per godere dello spettacolo”. E Ferrari aveva ragione da vendere. Tuttavia, mentre gli altri ancora godono nel visionare filmati e foto di quella bella serata, qualcun altro è stato cacciato in guai economici seri. Tutto ha inizio il 17.4.2014 con la missiva protocollo 7271 a firma di Basilio Ferrari con cui si chiede alla Regione Calabria un contributo per evento spettacolare in occasione della festa patronale. In quel tempo ci sono ancora zio Peppe, zio Pino e zio Tonino a governare l’Ente regionale, quindi ricevere 15.000 euro è un gioco da ragazzi. Ed, in effetti, il 3 giugno la Regione Calabria risponde affermativamente: “… questo dipartimento ha ritenuto di notevole interesse (addirittura, ndr) la proposta ai fini turistici, assegnando un contributo di euro 15.000 a sostegno delle spese sostenute…” Poi, al fine di velocizzare i tempi del pagamento del promoter, ossia l’associazione Kabuki, il sindaco di Paola scrive alla Regione e, in riscontro ad una precedente nota dell’Ente gestito da Scopelliti – esultando per le «5.000 presenze registrate a Paola nella serata del 2 maggio», grazie a Giuliano Palma – Ferrari scrive: “… In relazione a quanto da voi indicato in merito alla velocizzazione della procedura amministrativa e contabile, si manifesta la volontà che il predetto contributo sia, da codesto dipartimento regionale, effettuato direttamente all’associazione sopra indicata, organizzatrice dell’evento”. Quindi, sembrava tutto fatto. Stava partendo il mandato di pagamento, ma gli uffici regionali competenti scoprono che il Comune gestito da Basilio Ferrari deve tanti bei soldini per il conferimento dei rifiuti in discarica. Com’è noto, infatti, uno dei primi atti della gestione Ferrari è stato quello di congelare per anni la differenziata voluta da Roberto Perrotta, utilizzando quotidianamente la discarica. Ma il servizio, chiaramente, si paga. E visto che Ferrari, purtroppo, non paga, la Regione “pignora” i fondi della Kabuki: “…. si comunica che la richiesta della liquidazione a favore…. non ha avuto seguito poichè, ai sensi della Legge regionale 18/2013, il dipartimento ha comunicato l’avvio del procedimento di compensazione delle somme dovute dai Comuni inadempienti per il conferimento dei rifiuti in discarica”. Quindi, nemmeno una sopresa, visto che tutto è previsto dalla legge 18/2013. E, dopo due anni, la Kabuki ancora attende i suoi soldi. Nonostante solleciti e atti giudiziari, Ferrari si rifiuta di pagare, nonostante i benefici economici e di immagine che, a dire dello stesso sindaco e dei suoi supporter, il concerto di Giuliano Palma ha portato al territorio paolano. Abbiamo raccolto la richiesta di aiuto dell’associazione Kabuki e seguiremo il caso fino in fondo, auspicando di raccogliere una presa di posizione del sindaco.

(g.s.)

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