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Paola – Un’assenza inaspettata sorprende il Consiglio Comunale

In un’atmosfera surreale, condizionata dalle pesanti assenze dei consiglieri Aloia, Maiorano, Focetola, Serranò e Sorace, il consiglio comunale che avrebbe dovuto avere luogo l’altroieri, è stato rimandato.

Con la prossima riunione dei capigruppo, convocata dalla presidente Emira Ciodaro per lunedì, sarà probabilmente individuata un’altra data per sviluppare i punti messi all’ordine del giorno per ieri.

L’aria di tensione respirata tra i banchi è divenuta palpabile allorquando, entrando da una porta secondaria (posta alle spalle della presidenza) l’assessore Stefano Mannarino ha annunciato – alla minoranza già seduta, in attesa dell’inizio dei lavori – che la consigliere Serranò, capogruppo “Grande Sud” per conto della maggioranza, in quel momento si trovava in ospedale per via di un’urgenza. Da quanto è stato possibile apprendere nell’immediatezza, pare che la vulcanica presidente della terza commissione abbia necessitato di una visita medica, di cui la stessa presidente Ciodaro è stata messa al corrente mediante l’istantaneo invio del referto sul cellulare.

Nonostante la presenza di un numero di consiglieri tale da poter istruire l’adunata, su spinta unanime di tutta l’aula Lo Giudice è stata messa ai voti una proposta della minoranza, la quale ha offerto la sua disponibilità a rinviare i lavori.

Ciò che questo mancato appuntamento rischia di rappresentare, è l’apertura di una crepa nel percorso amministrativo di Basilio Ferrari, perché è ormai chiaro che i suoi passi si sono inoltrati su un terreno minato, laddove potrebbero verificarsi brillamenti multipli e trasversali. Ogni consigliere dell’ala destra è ormai pilastro “portante” e, laddove venisse a mancare uno di questi appoggi, è altamente improbabile che l’equilibrio possa essere spostato sui banchi della sponda opposta. Perché la contemporanea assenza di Francesco Sorace per conto dei socialisti (di cui la branca “perrottiana” era presente con Politano), quella di Aloia, della dott.ssa Maiorano e dell’inibito Focetola, sono lì a rappresentare uno “scacco al re” che dovrebbe suonare rivelatore. Nonostante non si tratti ancora di uno “scacco matto”, è chiaro che la coperta ha iniziato a tendersi ed a scoprire le parti più esposte. Se non ci fosse di mezzo la burocrazia e il rischio di andare ad elezioni in autunno inoltrato, è altamente probabile che l’esperienza di questo centrodestra sarebbe già terminata. I soliti ben informati, che non hanno faticato a collegare una serie di punti (fermo restando che a fermare la Serranò è stato un problema di salute) che potrebbero culminare in una previsione di dipartita a Maggio (perché poi scatterebbe un meccanismo per il quale si andrebbe a votare nel 2017, come natura vuole). Ma, come canta De André nella sua celebre “Guerra di Piero”, «Ci vuole tanto, troppo, coraggio».

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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