strisce ripugnanti

Paola – Una Velella non fa mare pulito. Pennestrì lamenta omertà

Sebbene adesso goda di minuscoli amplificatori digitali allacciati ai suoi (ed a quelli di altri esponenti della sua maggioranza) interventi su internet, le comunicazioni del primo cittadino paolano continuano a non sortire quegli effetti a cui un tempo era abituato, quando gli bastava scrivere un semplice: «Mah!»; per avere una ricaduta mediatica capace di raggiungere immediatamente l’intera cittadinanza. Nonostante l’impegno profuso dagli attuali apostoli del suo verbo, il sindaco sembrerebbe non godere più dell’appoggio incondizionato di quella rete che, a cavallo tra il 2011 e 2012, gli fu favorevole per l’ascesa al Sant’Agostino. A quei tempi, per trainare il consenso informatico, era stata allestita una corazzata oggi naufragata tra le secche di un sito che si occupa della vendita di mutande e scarpe da tennis, era il periodo nel quale bastava sbirciare una critica a Roberto Perrotta per dare il via ad una serie d’invettive dal certificato tornaconto nelle urne. Un successo di cui si sono giovati quasi tutti coloro che hanno ottenuto un banchetto di maggioranza nell’aula “Lo Giudice”, divenuti vere e proprie star della chiacchiera digitale grazie a continui aggiornamenti riguardo presunte scoperte di azioni e documenti riguardanti l’amministrazione precedente. Un tam tam costante cui seguiva, immediatamente, il placet di tanti utenti che commentavano sdegnati ed incitavano i rangers del Sant’Agostino ad “andare avanti”. L’età dell’oro di quei pionieri del codice binario con fascia tricolore è durata quel tanto che è bastato a comprendere che la realtà è tutt’altra cosa e che, dando seguito a ciò che è sancito dalla saggezza popolare, “una rondine non fa primavera”. Le prime avvisaglie di un inverno più lungo del previsto si sono avute allorquando molti consiglieri hanno messo la sordina alla loro loquacità, seguiti da assessori che dopo aver inondato varie bacheche con foto e didascalie invadenti al punto da essere sconfinate in territorio di Fuscaldo, si sono mestamente ritirati lasciando in mano al sindaco il cerino acceso della propaganda. Persino Tele Paola s’è ormai ridotta a fare la cassa di risonanza dei soli consigli comunali e del roboante blog “Ferrari amministra Paola”, è rimasto solo un intervento datato all’agosto dello scorso anno. Una caporetto che adesso si palesa nello sberleffo di colui sulle cui spalle si è spesso ricercato il consenso per imputare agli amministratori precedenti la sporcizia del mare, quel Roberto Pennestrì “sedotto e abbandonato” a suon di ordinanze e di isolamenti, cancellato dalle amicizie che contano per il solo fatto di condurre una battaglia senza guardare in faccia nessuno e senza tacere le situazioni in corso. Proprio a lui è toccato smentire l’ultima “bolla speculativa” redatta da chi pretende di presentare come pulito il mare nostrano con la scusa della comparsa di un organismo marino denominato “Velella”. Rispondendo agli imbonitori che hanno dato risalto a questa sortita del sindaco, Pennestrì ha chiosato: «Aprile e Maggio sono i due mesi capolinea del ciclo vita adulta della Velella, puntualmente anno dopo anno ci fanno visita. Ma dire che questa estate il nostro amato mare sarà pulito perché ci ha fatto visita la Velella, mi sembra esagerato […]cari amici, cari cittadini, cari colleghi, carissimi imprenditori turistici, come avete avuto l’occhio clinico nell’ avvistare queste piccole creature, perché […] quando c’ è la merda che galleggia, sia a riva che a largo, nessuno segnala e fotografa e filma niente. […] Vergognatevi per l’ omertà che vive questa cittadina».

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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