rifiuti abbandonati

Paola – Discarica 2013/2014 costa oltre 600mila€… e nel 2015…

Dato che ad oggi non è pervenuta alcuna smentita, riprendendo i dati forniti dall’Unipro (associazione di categoria che riunisce i commercianti e gli artigiani paolani) nel corso dell’ultimo intervento a mezzo stampa, il fronte della raccolta rifiuti rischia di diventare il più caldo di sempre per l’amministrazione Ferrari. Perché con una missiva protocollata lo scorso 11 maggio, la Regione Calabria si è rivolta a tutti i comuni morosi invitandoli «entro e non oltre il 30/05/2016» a «stipulare specifici piani di rientro del debito (contratto sul fronte del conferimento in discarica, ndr) di durata massima di cinque anni».

Paola, terza nella poco edificante classifica inerente l’esposizione debitoria, sta dietro Cosenza (al primo posto negli anni 2013-2014 con un passivo di 2.673.748,98 €) e Cetraro che, sommate le due annualità, s’attesta su un “dovuto” di 681.655,17 €. La città del Santo, nonostante il “bonus” grazie al quale è stata esentata dal computo 2013 per via dei risultati raggiunti nel campo della raccolta differenziata condotta a suo tempo da Ecopa, per il solo anno 2014 ha scalato le posizioni e s’è assestata su un “rosso” da 613.410,38 €. Un dato che imporrà – per la sola posizione cristallizzata a due anni fa – un sacrificio iniziale ed immediato di almeno 61.341 € per le casse comunali, visto che la Regione s’è premurata di stabilire che la prima rata di quelle spalmabili nell’arco di cinque anni, è stata «rideterminata nella misura del 10% dovuto» e «dovrà essere corrisposta entro tre mesi dall’accoglimento del piano».

Una bella mazzata, che tuttavia rischia di sembrare un’inezia rispetto a quanto potrebbe emergere per l’anno 2015. Nonostante i vari proclami e le rassicurazioni a mezzo web propinate dai loquaci amministratori del S. Agostino, il servizio di raccolta differenziata non s’è ancora attestato a quelle percentuali in grado di consentire sgravi sui costi del conferimento in discarica e, se si considera che per l’anno in corso gli indici sembrerebbero attestarsi intorno al 40%, è logico ipotizzare che nel 2015 le cose siano andate ancora peggio. Pertanto, considerando che la Regione ha proposto una tariffazione che, per i comuni incapaci d’andare oltre il 25% della raccolta differenziata nel 2015, debba partire da una cifra di 169€ per ogni tonnellata di rifiuti indifferenziati, e tenendo a mente i dati “ventilati” ultimamente dall’Unipro (e ad oggi non smentiti da nessuno), è probabile che Paola si ritroverà una possente mole debitoria da qui a breve. Perché se è vero che l’anno scorso sono state conferite in discarica circa 6.600 tonnellate di rifiuti, è altrettanto vero che moltiplicandole per la tariffa spettante ai comuni meno virtuosi, viene fuori la strabiliante cifra di 1.115.400 €. Forse la Tari 2016 ha un suo perché.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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