mercato domenicale paola

Paola – Il mercato alimentare della domenica rientra nella norma

La situazione nella quale versava il mercato domenicale paolano nelle sue edizioni precedenti ai festeggiamenti riservati al “Quattro Maggio”, era tale che in molti avevano sollevato dubbi riguardo la legittimità delle postazioni scelte da coloro che gestiscono i banchi deputati alla vendita di generi alimentari. Fino al termine dello scorso mese di Aprile infatti, in barba ai dettami sottoscritti finanche dal sindaco Ferrari in una sua ordinanza, i gestori delle bancarelle su cui è esposta la merce di “primo consumo”, avevano preso l’abitudine di disporsi sull’area polverosa nota come “parcheggio sotto l’Agip” (su cui parte è sicura una “proprietà privata”, benché sia stata livellata e manutenuta  a spese collettive dall’amministrazione Ferrari). Presumibilmente, l’atteggiamento dei commercianti non era dettato da alcuna volontà “trasgressiva” rispetto ai dettami del sindaco, perché – come è stato possibile appurare – gli ambulanti venditori di generi alimentari hanno bisogno di una “contiguità di settore” per essere appetibili alla clientela, ma siccome nella pianta disposta da coloro che hanno “ripristinato” il mercato nel centro cittadino (espiantandolo quindi dalla precedente e comoda zona di Via Pantani), pare proprio che gli spazi riservati a questo tipo di vendita siano estremamente esigui, coloro che dispongono di banconi più grandi hanno preferito disporsi arbitrariamente sull’area polverosa. Se fino a qualche tempo fa quest’atteggiamento è stato tollerato (forse per via di reminiscenze legate ad una “preistorica” disposizione del mercato ortofrutticolo che oggi si svolge nell’area coperta sotto Via Nazionale), dal momento in cui sull’area è stato sversato e spalmato il “fresato d’asfalto” risultante dalla recente raschiatura degli assi viari di Via Nazionale, forse qualcuno ha iniziato ad avere dei tentennamenti.

Perché come scritto in quell’occasione su queste colonne, il conglomerato bituminoso utilizzato come “stabilizzante” per il terreno, che nel recente passato ha accusato sprofondamenti dovuti all’assestamento cui ogni scroscio d’acqua sottoponeva la terra di riporto utilizzata per coprirne fosse e avvallamenti, potrebbe essere costituito da elementi nocivi alla salute.

In attesa di una promessa asfaltatura, con la quale l’amministrazione si è detta certa di poter risolvere sia i problemi che congestionano il traffico cittadino, sia quelli inerenti la sosta dei pullman (magari pieni di pellegrini in vista al Santuario), allo stato attuale l’area si presenta caratterizzata dall’olezzo tipico del catrame fresco, continuamente dilavato dalle piogge dell’ultimo periodo e attualmente arrostito dal sole cocente dell’estate alle porte, del quale non è dato sapere se propaghi esalazioni o vapori che possano mettere a repentaglio la salute.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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