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Paola – Al prossimo consiglio comunale debutta “Grande Paola”?

La politica rappresentativa paolana s’appresta a vivere uno dei suoi momenti più caldi, con l’indizione del prossimo consiglio comunale – convocato in prima istanza per le 18.30 del 16 giugno – inerente quattro punti da discutere. Accantonando gli ultimi tre, decisamente “tecnici” perché vertenti «l’approvazione rendiconto esercizio 2015», il «documento Unico di Programmazione (DUP) 2016-2018. Approvazione nota di aggiornamento» e «l’approvazione bilancio di previsione 2016-2018»; ciò che potrebbe avere i tratti dell’anticipazione “confermata” è il primo argomento, cioè quello relativo alle «variazioni di Gruppi consiliari».

Come già scritto quasi tre settimane fa, una di queste “variazioni” dovrebbe riguardare il passaggio del consigliere Francesco Serpa dalle fila dei “Moderati per Paola” a quelle di “Grande Paola”, con quest’ultima compagine che farebbe il suo debutto tra i banchi dell’aula “Lo Giudice”. Quasi a certificare il dinamismo preelettorale che sta contraddistinguendo la politica paolana degli ultimi tempi, questo cambiamento andrebbe a sancire una sorta di “spaccatura” nel fronte interno alla maggioranza di Ferrari, perché andando ad indebolire numericamente lo schieramento tradizionalmente più vicino al sindaco, si getterebbero le basi per una rinegoziazione al ribasso della sua eventuale ricandidatura. “Grande Paola”, così come anticipato dai referenti su internet, è un raggruppamento sorto dalla “fusione” delle anime trinacrie che componevano il Grande Sud – nato per volontà del siculo Gianfranco Micciché – e il Nuovo Centro Destra (NCD) dell’on. Angelino Alfano che, oltre ad essere Ministro degli Interni, è anch’egli siciliano. In questa nuova dimensione dovrebbero confluire in tutto tre consiglieri comunali, Maria Pia Serranò (forse col ruolo di capogruppo), Marco Focetola e Francesco Serpa, più due membri della giunta, il vicesindaco Francesco Sbano e l’assessore ai lavori pubblici, Dario Gaetano. La manovra, organizzata sul finire dell’esperienza amministrativa in corso, potrebbe avere contraccolpi non solo per la maggioranza, ma anche per gli stessi appartenenti al gruppo. E se da un lato si vocifera la possibilità che, trascorsi quattro anni d’amministrazione ed acquisite le credenziali per proporre un curriculum accattivante all’elettorato, qualcuno venga indotto a mollare la presa sulla poltrona occupata, dall’altro ci sarebbe l’intenzione di suddividere in tre parti uguali (33% ciascuno) una democrazia che prima era condizionata da spartizioni al 50% (Serranò e Focetola nel “Grande Sud”) e al 25% (Francesco Serpa nei “Moderati per Paola”).

Con l’aumento delle facoltà deliberative interne al gruppo, è probabile che l’ambizione di qualcuno possa venire ridimensionata e – magari – allineata ai voleri della maggioranza che entrerebbe in vigore nella “Grande Paola”.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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