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Paola – “Auto Blu” comunale usata per andare a fare la spesa

Si fa un po’ fatica a crederci, se non altro perché in un periodo di “vacche magre” come quello attuale, per la municipalità paolana sarebbe davvero disdicevole “incappare” in un infortunio così grossolano da apparire grottesco. Perché non sarebbe tollerabile che in un comune caratterizzato dalla iattura del dissesto finanziario, i soldini pubblici vengano depauperati in ambiti che mal si conciliano al risanamento auspicato dal sindaco Ferrari e dalla sua maggioranza.

Per chiunque lo avesse dimenticato è forse opportuno rinfrescare la memoria con i concetti espressi dal primo cittadino allorquando – nel novembre 2012 – si trattava di spiegare alla popolazione la ragione “intima” della prima dichiarazione di dissesto approvata in consiglio comunale. Rivolgendosi alla Piazza, Basilio Ferrari stigmatizzò la figura del suo predecessore, accusandolo di aver amministrato la città in modo “pericoloso”, contraendo debiti e non protocollando in Provincia ed in Regione il Piano Strutturale Comunale, inserendo “tizi” nei punti nevralgici dell’organizzazione per il Porto e deliberando, a colpi di maggioranza, azioni che avrebbero dovuto avere il placet dell’Utc. Alla luce dell’analisi di Ferrari, tutto ciò su cui si era retta Paola prima del suo insediamento non era stata altro che un’illusione, un frottola, un’allucinazione collettiva, un terreno ipotizzato e mai realmente sotto ai piedi dell’amministrazione Perrotta. Ogni termine adoperato, ripetuto sino al livello della litania, ebbe il preciso compito di insinuarsi e cristallizzarsi nell’immaginario collettivo.

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L’auto del Comune parcheggiata in attesa fuori dal centro commerciale

Ebbene, da un sindaco siffatto, convinto che la via del risanamento sarebbe stata costituita da oculatezza e morigeratezza, ci si sarebbe aspettati un atteggiamento guardingo, severo, vocato a centellinare ogni singola risorsa. Invece, dopo appena tre anni da quelle fulgide intenzioni propagandate con ogni mezzo, la città si ritrova a fare i conti con problemi “enormi” e quisquilie più misurate che mal si conciliano con le promesse fatte. Sorvolando sulle vicende legate al Psc e tralasciando l’andamento fumoso della gestione relativa al Porto, non volendo entrare nel merito delle spese “vive”, pare proprio che il Comune di Paola continui ad essere “dissanguato” anche nelle sue terminazioni “capillari” da personale che – in barba ad ogni comizio – si reca a fare acquisti al supermercato “approfittando” della macchina municipale (dotata finanche di autista), rifornita con carburante pagato dalla collettività e magari “sotto copertura” per il fatto che in quello stesso stabile è ubicata l’Agenzia delle Entrate. Ma le segnalazioni, ormai molteplici su queste attività, sono abbastanza chiare, gli incontri testimoniati (tre in tutto) parlano di un incrocio tra scaffali e prodotti in vendita. Alla faccia del risanamento.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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