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Paola: “Prepotenza” in consiglio comunale Di Natale lascia l’aula

Nel corso del consiglio comunale attualmente in svolgimento nell’aula “Lo Giudice”, i toni della discussione stanno seguendo un andamento rapsodico. A parte il “consueto” scontro tra la presidente Emira Ciodaro e il capogruppo del Pd Graziano Di Natale, ciò che ha spiccato per tenore e durata è stato il primo (allo stato attuale) intervento del primo cittadino. Basilio Ferrari, nella lunga disamina di opere compiute, da compiere e da ipotizzare, ha di fatto aperto le porte ad un termine fino ad oggi “inaudito”, perché nel corso del suo lungo ragionamento ha fatto più volte riferimento alla parola “prepotenza”.

Siccome in questo preciso istante il consiglio comunale è stato sospeso, forse perché a causa di cotanta ispirata concezione qualcuno s’è scaldato nel suo intimo ed ha iniziato ad osteggiare l’intervento di replica di Graziano Di Natale – immediatamente successivo a quello di Basilio Ferrari – con un atteggiamento “poco ortodosso”, è possibile tracciare un “intermedio” della discussione.

Partendo dal termine tanto caro al sindaco, è opportuno rendere noto quello che è il significato che i dizionari attribuiscono al termine “prepotenza”. Per il vocabolario on-line “Hoepli”, è prepotente colui che «tende a imporre la propria volontà su quella degli altri, spec. con la forza o in modo arrogante e insolente». Ebbene, nonostante questa terminologia sia stata adoperata per spiegare le modalità con cui verranno posti in essere dei lavori migliorativi lungo il territorio cittadino (soprattutto in relazione alle periferie) pare quantomeno “infelice”, anche perché ha costituito la premessa di un duro scontro che ha causato la sospensione della seduta. Questa la ricostruzione dei fatti: Graziano Di Natale, nel tentativo di comprendere il senso di alcune precisazioni del collegio dei revisori dei conti, è stato veementemente contrastato nella sua azione consiliare da Domenico De Rosa, il quale è finanche sbucato nell’inquadratura fissa della telecamera che trasmette la diretta del consiglio, nell’atto di gesticolare verso il suo dirimpettaio del Pd. Per questa ragione, a seguito della sospensione proclamata dalla presidente Ciodaro, Graziano Di Natale ha preferito abbandonare l’aula e, contattato immediatamente, ha rilasciato alla nostra testata una accorata dichiarazione. «Abbandono la seduta odierna – ha detto l’avvocato capogruppo del PD – perché ritengo che attualmente non vengono rispettate le regole democratiche in Consiglio Comunale. Mancano le condizioni di agibilità».

In questo clima incandescente, “prepotente” e prevaricante, un’altra nota di colore è stata aggiunta proprio dalla presidente del consiglio che, nel corso del suo intervento “politico” (quindi dismessi momentaneamente i panni di garante della seduta) ha fatto riferimento alla querelle sorta con la Caserma dei Vigili del Fuoco. Secondo recentissime indiscrezioni, confermate dall’andamento della campagna elettorale in quel di Fuscaldo, il sindaco del comune attiguo a Paola avrebbe già predisposto le mosse necessarie per portare il fondamentale presidio nel suo paese, quindi spianando la strada all’ennesima débâcle per Paola. Ebbene, secondo la Ciodaro la colpa di questa eventuale occorrenza sarebbe della minoranza che in sede di dibattimento sul tema abbandonò l’aula facendo mancare il numero legale e quindi impedendo il prosieguo della discussione secondo i canoni (che a questo punto non sarebbe inopportuno definire “prepotenti”) stabiliti a quel tempo dall’attuale maggioranza di governo cittadino. Ma se la maggioranza fosse stata tale, quindi capace di tenersi quei numeri che le vennero forniti all’indomani delle amministrative del 2012, la minoranza poco avrebbe potuto contro la sola assenza (tra l’altro “obbligata”) del consigliere Focetola. Perché se la maggioranza fosse stata in grado di preservare quei numeri che aveva al tempo in cui dalla sua parte c’erano la dott.ssa Maria Antonietta Maiorano e Francesco Aloia, quella discussione sarebbe andata avanti. Ma ormai la logica che sembrerebbe soggiacere è stata cristallizzata dal sindaco. La “prepotenza” d’ora in poi la farà da padrone.

Il consiglio è attualmente ripreso e “prepotentemente” proseguirà.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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