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Paola – Il controllo del randagismo è un “affare” da 20mila €

Se non ci fosse un po’ di incertezza relativa ai destinatari del congruo “investimento” che il comune di Paola ha erogato per la gestione del randagismo canino, non ci sarebbe nulla da eccepire sui 20mila euro stanziati dall’ente. Invece, visto che in una determinazione dirigenziale si fa riferimento “soltanto” a «Società specializzate nel settore», la questione assume un notevole interesse. La domanda riguarda – appunto – i soggetti che operano sotto tale, vaga, dicitura.

Chi sono? Quanti sono? E soprattutto, considerando i disagi vissuti nelle varie zone della città (di cui Rione Giacontesi è forse il caso più emblematico) cosa hanno fatto in quest’ultimo periodo per “meritarsi” quasi quaranta milioni delle vecchie lire?

Leggendo il documento redatto e firmato dal comandante della polizia municipale, Marcello Carnevale, s’apprende che «questo Ente (il comune di Paola, ndr) per la gestione del servizio di mantenimento e custodia dei cani randagi rinvenuti nel territorio comunale si avvale dell’ausilio di società specializzate nel settore; per tale gestione si rende necessario procedere per l’anno 2016 all’impegno di spesa dell’intera somma disponibile sul capitolo n. 1622 del bilancio pari a € 20.000,00, al fine di provvedere alla successiva liquidazione di alcune fatture già pervenute al comune di Paola».

Tralasciando l’approssimazione relativa alla dicitura “alcune fatture” – delle quali si ignorano i dettagli relativi al soggetto fiscale che le ha emesse – ciò che balza agli occhi è l’erogazione “a pioggia” dell’importo e l’impossibilità di risalire al tipo di servizio svolto. L’unica cosa che è dato sapere riguarda il «rinnovo della convenzione» con la «”Quattro Zampe”» (della quale non è specificata la natura giuridica, ndr).

Ma può essere la sola “Quattro Zampe” la creatura fiscale destinataria di tale, ingente, somma? Leggendo la determina non si capisce. Tuttavia si comprende a cosa siano serviti questi soldi prelevati dalle casse rimpinguate dai paolani, ovvero la loro destinazione a  riconoscersi «quale spesa prevista per fornitura del servizio di mantenimento e custodia dei cani randagi rinvenuti nel territorio comunale». Una dicitura che, considerando le recenti cronache relative alla prosecuzione del fenomeno legato al randagismo canino, pare quantomeno “approssimativa”.

Grazie ad una ricerca su internet è stato possibile risalire alla natura fiscale della società “Quattro Zampe” che, oltre ad essere una “Srl”, sul sito ufficiale (www.laquattrozampe.it – clicca) figura anche come una “Pensione-Allevamento-Addestramento” sita in contrada Cutura a Paola. I due responsabili cui rimanda il collegamento disponibile sul sito, sono Giuseppe Maddalena (censito come “amministratore della società”) e Fabio Cupello (il quale figura come “responsabile del settore addestramento”), col primo che è anche tra i referenti dell’Anpana Oepa, associazione attiva in città per i problemi legati al rapporto con gli animali. Tuttavia, sempre sul sito “ufficiale”, ciò che emerge riguardo i comuni convenzionati esclude Paola dal novero, perché la pagina dedicata parla esclusivamente di Aiello Calabro, Castrolibero, Falconara Albanese, Longobardi, Marano Marchesato, San Fili e San Lucido.

Forse per questo nella determina dirigenziale si parla “genericamente” di «società specializzate», anche se il mistero della convenzione resta (a meno che il sito ufficiale della “Quattro Zampe Srl” risulti non aggiornato con i nuovi dati contemplati da Marcello Carnevale).

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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