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Quello compiuto dai socialisti paolani, intervenuti sulla vicenda del pagamento riservato dall’amministrazione Ferrari agli organizzatori della manifestazione “E……..state dalla parte dell’ambiente” (conclusasi nella “Notte Verde” culminata nell’esibizione della band dei Tiromancino in piazza IV Novembre), è uno “scatto” che potrebbe essere declinato in due varianti. Da un lato, leggendo la nota socialista, la si potrebbe interpretare come uno scatto “d’orgoglio”, riservato all’esperienza amministrativa sulla quale l’attuale maggioranza ha sempre sparato “a zero” (ovvero la sindacatura Perrotta conclusa nel 2012); dall’altro, invece, la si dovrebbe considerare uno scatto “di reni”, volto a dimostrare che l’impegno di una parte della minoranza consiliare è riservato comunque a fare “opposizione”. Entrando nel merito, v’è da dire che i socialisti sono rimasti «sopresi dall’utilizzo di una modalità amministrativa che tutti i componenti dell’attuale maggioranza di governo cittadino hanno sempre biasimato, riservando furiose invettive contro spauracchi individuati come autori di iniziative volte a confondere le voci del bilancio comunale. Alla luce dell’oggi, analizzando quanto è accaduto col pagamento del Ferragosto “verde”, effettuato grazie ad un prelievo nel capitolo del rendiconto comunale destinato alle “spese diverse per smaltimento rifiuti solidi urbani”, viene spontaneo dubitare della veridicità di tutti quegli esorcismi, probabilmente volti soltanto a mascherare l’atteggiamento tipico di coloro menzionati nel proverbio: “Scusa non richiesta, accusa manifesta”. Leggendo quanto scrive il sindaco Ferrari su Facebook, certe riflessioni vengono automatiche. Come viene spontaneo il paragone con un’altra situazione per la quale fummo aspramente criticati, allorquando il nostro sindaco, Roberto Perrotta, impose alla Smeco di acquistare una Tac per l’ospedale di Paola per via delle inadempienze contrattuali della società. A quel tempo, secondo l’autoconvincimento di qualcuno che oggi fa parte della maggioranza, l’amministrazione di centrosinistra faceva pagare il servizio più del dovuto e, per questo, otteneva risultati come quello dell’acquisto di un macchinario fondamentale per la collettività (di cui oggi, nel San Francesco, non v’è più traccia, ndr). Oggi che è chiara la relazione tra le tasse salate della Tari e il pagamento di una festa, nessuno di loro si scandalizza. Forse il tempo cambia, ma la natura di una certa politica prima o poi viene fuori».
