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Paola: Nonostante l’Ape Calessino, José Grupillo ricorda (ancora) i minibus

Inevitabilmente, come sempre accade, il cambiamento porta con sé luci ed ombre, tanto più evidenti quanto più è “pubblico” il loro raggio d’azione . Pertanto risulta da considerarsi “normale” il fatto che, un ex assessore della giunta Perrotta, sia intervenuto a commentare il servizio istituito con l’Ape Calessino.

A quanto pare è un’iniziativa che non brilla di luce propria, “scopiazzata” da un comune limitrofo allo scopo di accattivare il turismo, e soprattutto sembra essere stata organizzata su un percorso tale e quale a quello deliberato per i pulmini, che facevano il servizio navetta all’epoca dell’amministrazione Perrotta. Due indizi importanti per José Grupillo, già vistosi stravolgere tutto il lavoro fatto per l’area mercatale di Via Pantani, per il finanziamento a doppio binario per bus e rifacimento della strada “Palumbo-Iannivò” (di cui una tranche da 40mila euro, risalente all’agosto del 2012, sembra difficile reperire una traccia), nonché per l’impegno profuso nel reperimento del finanziamento per rifare l’ex Palazzo di Città, senza dimenticare la villetta dedicata alla memoria di Santo Panaro, della cui fontana precedente (in ghisa) e delle belle fioriere ancora qualcuno si ricorda.

Grupillo non ci sta a vedersi “usurpare” persino il circuito che – da nord a sud – segna il tragitto dell’Ape Calessino, ricalcato alla bell’e meglio. «Mi domando – ha chiosato l’ex assessore – come si possa pensare che un veicolo come l’Ape Calessino possa rappresentare la risposta giusta all’esigenza dei trasporti che attualmente vive la città. Me lo chiedo in virtù del fatto che, per quelle medesime fermate, in precedenza, avevamo quei bus navetta di cui oggi nessuno sente più neanche parlare, avevamo una cooperativa che le gestiva, avevamo posti di lavoro per personale paolano, avevamo la certezza che in ogni condizione climatica, chiunque, poteva essere “servito”. Avevamo un servizio qualitativamente diverso, sincronizzato finanche con gli stabilimenti balneari e i B&B, il tutto a regime con la programmazione predisposta presso l’infopoint allestito al Santuario che predisponeva anche le fermate per le chiese. Non voglio criticare – ha continuato Grupillo – l’iniziativa dell’Ape Calessino, anche perché a modo suo colma una delle lacune turistiche che abbiamo in città. Allo stato attuale, per quanto mi riguarda, questi veicoli per la città non sono altro che un complemento d’arredo. Ad oggi sappiamo che i pulmini non sono in condizione tale da poter essere usati per il pubblico e, per uno di loro, è addirittura scattata la procedura del pignortamento. Nel frattempo – ha concluso l’ex amministratore – si potrebbe considerare il fatto che le corse dell’epoca costavano un euro, ed era un costo dimezzato per gli anziani. Nella smania di copiare che sembra aver colpito questa amministrazione, almeno avrebbero potuto considerare pure il prezzo».

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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