basilio ferrari

Paola – Ferrari “rompe” con l’asse Sbano&Gaetano? “Manovre” in corso

In un contesto che va delineandosi per i crolli selettivi dei suoi “panorami”, la politica paolana viaggia spedita verso le prossime elezioni. Tra i vari spasmi che contorcono il ventre rappresentativo del centrodestra, un dolore molto più acuto di una semplice fitta avrebbe fatto piroettare, torcendola da una sedia, una papabile candidatura a sindaco. Perché sembra ormai definitivo lo smottamento che ha frapposto una frana tra il sindaco Ferrari ed il gruppo “Grande Paola”. Un macigno di proporzioni ciclopiche, rotolato dall’alto di una richiesta d’appoggio per la candidatura di Maria Pia Serranò alle (eventuali) elezioni provinciali prossime. Non essendo state smentite le voci che vorrebbero un altro candidato alla fascia cosentina, collocato tra le fila dei “Moderati per Paola”, la vicenda potrebbe aver assunto i tratti della “resa dei conti” dove, ognuna delle parti che avesse ceduto, avrebbe concesso agli altri il diritto di “dettare la linea”. Uno scontro quasi titanico quindi, che dalle parti del centrodestra si è preferito evitare, preferendo una linea morbida che probabilmente si indurirà solo sui palchi dei prossimi comizi elettorali, dove Ferrari correrà da una parte e Grande Paola – in queste condizioni – dall’altra. D’altronde, lo stesso vicesindaco Sbano ha recentemente rilasciato una dichiarazione nella quale si evince chiaramente che «da adesso in poi il Nostro gruppo valuterà ogni scelta solo ed esclusivamente nell’interesse della città, senza più spirito di squadra, determinandosi di volta in volta».

Anche se all’appello manca l’apparentemente “neutrale” Udc di Marco Cupello e Fabio Buono, con queste premesse si potrebbe arrivare stremati ai nastri di partenza o, peggio, non arrivarci affatto. Una sensazione avvertita con sempre maggiore allarmismo dall’elettorato “storico”, esposto alle sirene provenienti dal mondo dell’associazionismo che, comunque, sembra palesare organigrammi più omogenei. Soggetti di nuova concezione cui, proprio l’avvocato con delega alle politiche sociali, pare piacere molto.

Tanto quanto il centrodestra, anche il centrosinistra sembra stia prendendo forma a seconda delle “scalpellate” date sulla grezza materia in corso di aggregazione. Una natura piuttosto fluida sembra stia scorrendo tra le mani dei vari candidati in pectore, con il solo Falbo ad aver azzardato una morsa più concreta per afferrarne “un bel pezzo”. Ad oggi, considerando la vicinanza dei Riformatori e di Prospettiva Comune,  si potrebbe pensare ad un’operazione “riuscita”, tanto che recentissime indiscrezioni parlano di un ulteriore allargamento del fronte elettorale, giunto – a quanto pare – a lambire la natura “storica” di certi gruppi del centrosinistra cittadino. Ma non è detto che Perrotta e Di Natale non riescano a scolpire un pezzo più “corposo” di questo strano materiale, col primo forte della ricompattamento “totale” del suo partito, quindi sicuramente in grado di presentarsi sui palchi elettorali con la schiena dritta e “ben coperta”, mentre il capogruppo Pd nell’aula “Lo Giudice” – entrato nel flusso “positivo” dell’investitura di presidente della provincia – appare già rinvigorito dall’esito vittorioso della battaglia che lo ha visto contrapposto ad un “mostro sacro” del calibro di Mario Occhiuto.

Persino il fronte “grillino”, a Paola, resta un mistero. Per quanto il “Meetup Paola 2.0” non abbia ufficializzato alcunché, è logico prevedere una corsa con un proprio candidato del quale però, al momento, non è dato sapere.

E maggio, con le sue urne, s’avvicina.

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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