Paola – Interventi “rinviati” e personale “sotto stress”, lo “Spoke” preoccupa

Mentre nell’ala paolana dello spoke si è consumato l’ennesimo caso relativo ad un “rinvio” di intervento chirurgico, dovuto all’assenza di un elemento nell’equipe operatoria, dalle parti del comitato Bonavita una nuova preoccupazione è subentrata a rinvigorire i timori di una spoliazione sanitaria.

Come evidenziato più volte, l’attuale difficoltà del nosocomio “San Francesco” è dovuta ad una precarietà strutturale della pianta organica, soggetta a contratti dal tempo “determinato” e messa in crisi dalle  sirene che cantano da altre realtà, le quali promettono una stabilizzazione che a Paola sembra essere negata.

Per questa ragione può capitare che, essendo sottodimensionato il pool chirurgico, un delicato intervento di ortopedia venga procrastinato a data da destinarsi. Una situazione intollerabile, sia per l’utenza sballottata tra timori, preoccupazioni e preparazioni inconcludenti, sia per il personale, troppo spesso “incompreso” nel suo momento di stanchezza, dovuta ad uno stress estivo che ha costretto tutti a turni “massacranti”. È mancato un anestesista: amen, pazienza, se si vuole il bene di Paola. Ciò non vuol dire “rassegnazione”, perché come dimostra il comitato “Michela Bonavita” in una sua nota, la guardia è ancora alta.

«Dall’ultima riunione tenutasi a Cetraro – evidenziano gli attivisti del comitato popolare – su iniziativa di quel Sindaco è stato espresso “apprezzamento” per l’atto aziendale dell’Asp di Cosenza nel quale risulta che il Dott. Mauro sospende qualsiasi intervento sullo Spoke Cetraro-Paola  a noi non resta che dire: Tutto ciò, con buona pace del Dott. Scura. Questo comitato, che pure tra riserve ha apprezzato quanto previsto nei due decreti 30-64, non può non chiedersi chi realmente detenga le leve del potere decisionale in questa disastrata realtà della sanità nel nostro territorio. Se la situazione dovesse rimanere in una fase di stallo permanente, a farne le spese, oltre che molto seriamente i cittadini bisognosi, sarebbe la stessa credibilità di chi, come il Dott. Scura, non riesce a far realizzare quanto previsto nei decreti suddetti, la cui attuazione è stata fortemente richiesta e sottolineata dal responsabile Pensionati Cisl, Dott. Marzullo».

Temendo un clamore squisitamente “elettorale” attorno alla vicenda, il “Bonavita” sottolinea d’essersi tenuto «alla larga soprattutto da facili ottimismi, e ancor più lo siamo oggi nel tempo in cui le istituzioni, le organizzazioni e le forze politiche con in evidenza i loro singoli rappresentanti, tornano a mettere le mani sulla sanità per scopi politico-opportunistici in vista delle prossime elezioni comunali di primavera. Rimaniamo distanti da questa politica chiacchierona e schizofrenica che tanti danni ha prodotto in questa nostra città e nel suo comprensorio. Riteniamo inoltre incredibile il fermo della ricerca dei responsabili di quelle situazioni pericolose, definite ripetutamente dalla stampa come fossero in odore di mafia […]Ancora pugnalate alle spalle di questa città […] Senza cambiamento di rotta e di immediato rispetto delle linee riguardanti i contenuti dei decreti 30-64, questo comitato farà ancora appello a quella unità generale a difesa delle nostre conquiste e della onorabilità della nostra città».

About Francesco Frangella

Giornalista. Mi occupo di Cronaca e Politica. Sono tra i fondatori del Marsili Notizie ed ho collaborato come freelance per varie testate.

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