Il cittadino paolano che si trovasse a condividere l’idea di una “città sempre più bella”, motto e slogan con cui l’amministrazione Ferrari si è proposta in questi anni sui social network, oggigiorno si troverebbe dinnanzi ad un bel dilemma. O meglio, ad una serie di problemi di difficile soluzione. Perché pur condividendo l’immagine, vero e proprio auspicio che ogni vero cittadino le dedica ogni giorno, Paola “non è” sempre più bella. Anzi, a guardare ciò che accade ogni mattina dinnanzi al plesso scolastico di Via Baracche, nel centro storico, si potrebbe affermare che Paola “è sempre la stessa”. Non è migliorata. Non ha eliminato quei vizi che portano ad autorizzare comportamenti come quelli di certi genitori che, convinti che la vita del proprio figlio valga più di quella degli altri, entrerebbero fin dentro l’aula con tutta l’auto. Soprattutto se sono giorni di pioggia.
Se a questo si aggiunge l’anomalia, tutta nostrana, d’avere attaccati – nello stesso edificio – un Ufficio Tecnico Comunale ed una scuola, con tutti i derivati di origine squisitamente “deambulatoria”, allora la frittata è servita. Perché è normale che un impiegato o un utente dell’Utc preferisca parcheggiare il proprio veicolo nei pressi della sede, ma non è normale che questo coincida con l’area che dovrebbe garantire ai bambini un minimo di sbocco in caso di evacuazione. Addirittura ci fu un tempo in cui, a Via Baracche, l’auto di un tecnico da ufficio stazionava all’interno del recinto che delimita il cortile della scuola, un’usanza autorizzata finanche dal sindaco Ferrari che – con un’ordinanza poi ritirata – aveva tentato di sovvertire gli effetti di una circolare con cui, la dirigente scolastica, aveva intimato di far chiudere il cancello con un lucchetto. Il cancello in questione, ultima barriera contro la barbarie automobilistica che infuria ad ogni campanella d’entrata o d’uscita da scuola, è spesso “congestionato” durante il corso della mattinata. Persino la parte riservata al passaggio pedonale è soventemente “bloccata” dal paraurti di qualcuno. Eppure, nell’edificio di Via Baracche ha sede l’ufficio del nucleo ambientale dei Vigili Urbani, gli agenti che – per antonomasia – sono associati alla gestione del traffico. Ma neanche la loro “interna” presenza scoraggia l’intraprendenza di chi manovra di sterzo. Si potrà dire che si tratta di un problema che “c’è sempre stato”, ma ciò non vuol dire che va sminuito. Perché è inaccettabile che questa situazione si protragga nel cuore del centro storico, con le sue vie pensate per un calesse. Paola, “sempre la stessa”. Altroché.